Carceri. “Più sicurezza contro il covid”, a Rebibbia protesta detenuti

Intervento della Polizia Penitenziaria per riportare la calma

(DIRE) Roma, 14 Gen. – Protesta nel carcere romano di Rebibbia. I detenuti hanno chiesto maggiore sicurezza contro la diffusione del Covid all’interno del penitenziario. La polizia penitenziaria riferisce di una Protesta “per niente pacifica” che si e’ svolta nel reparto G.12 dell’istituto: “Prendendo a pretesto problematiche relative alla situazione pandemica dell’istituto penitenziario, i detenuti hanno inscenato una Protesta che via via ha preso i connotati di una Protesta violenta, con azioni tese a impedire l’apertura dei cancelli con stracci bagnati, allagando il corridoio, assembrandosi davanti al cancello d’ingresso della sezione in chiaro atteggiamento minaccioso e intimidatorio. Le azioni violente dei detenuti sono state sedate grazie al pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria, intervenuti in assetto operativo, che con grande determinazione hanno ripristinato l’ordine e la sicurezza interni, senza provocare feriti. E’ stato sufficiente dimostrare la fermezza con cui il personale sarebbe intervenuto per far desistere i facinorosi da ulteriori atti di resistenza ingiustificati e riportare la serenita’ nel reparto detentivo”. La polizia penitenziaria, quindi, “non puo’ che ribadire il valore e la necessita’ di equipaggiare adeguatamente gli agenti, al fine di prevenire ed eventualmente contenere azioni del genere che si manifestano di frequente nelle carceri italiane, ma soprattutto la necessita’ di avere un adeguato numero di agenti che possono essere impiegati nelle attivita’ quotidiane di vigilanza e nelle operazioni di repressione nei casi in cui esse si verificano. Per questo ci si aspetta che il ministero della Giustizia e il Dap si facciano portavoce dell’esigenza, piu’ volte rappresentata dall’Uspp, di coprire le carenze d’organico degli istituti in generale e di Rebibbia, in questa circostanza”. (Com/Red/ Dire) 09:32 14-01-21

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