Agroalimentare. Coldiretti: a Made in Puglia primato sicurezza

Regione in prima linea per Green

(DIRE) Bari, 13 Gen. – Coldiretti Puglia non ha dubbi: sono i peperoncini piccanti provenienti dalla Repubblica Dominicana e dall’India il prodotto alimentare meno sicuro presente sulle tavole degli italiani perche’ in uno su cinque si riscontra la presenza di residui chimici. Preoccupano anche per gli elevati livelli di contaminazione le bacche di Goji provenienti dalla Cina e il riso dal Pakistan. È quanto emerge dalla ‘Black list dei cibi piu’ contaminati’ elaborata dalla Coldiretti sulla base degli ultimi rapporti dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui Residui dei Fitosanitari in Europa e dal ministero della Salute sul ‘Controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari degli alimenti’. L’agroalimentare Made in Puglia con quasi 30mila controlli si conferma in prima linea per l’agricoltura green con 11 prodotti agroalimentari a Denominazione di Origine Protetta, 27 vini Doc, 4 Docg e 6 Igp, Altre 6 Igp ai prodotti ortofrutticoli, la leadership nel biologico con oltre 266mila ettari coltivati e 9.380 operatori bio, oltre a 299 prodotti riconosciuti tradizionali dal ministero delle Politiche agricole e il primato della sicurezza alimentare mondiale. “In due anni di controlli effettuati dall’Ispettorato centrale Repressioni Frodi del ministero delle Politiche agricole da gennaio 2019 a novembre 2020 e’ stato rilevato solo il 9% di non conformita’ documentali o fisiche nelle aziende agricole. Una ragione in piu’ per acquistare Made in Italy in una situazione in cui l’82% dei consumatori privilegia nel carrello i prodotti tricolori per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale in un momento particolarmente difficile per il Paese a causa dell’emergenza Coronavirus”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

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