12:04 – In India il braccio di ferro tra contadini e governo è sempre più aspro, infatti è stato proclamato per oggi un “dharna”, uno sciopero della fame di un giorno, a cui hanno aderito le organizzazioni e i loro sostenitori, tra i quali Arvind Kejriwal, Governatore della Capitale, il quale “ha chiesto al governo di abbandonare la linea della durezza e accettare le richieste dei manifestanti, cancellando, come chiedono i contadini le tre leggi approvate in Settembre”, scrive ANSA. La frontiera di Sindhu, al confine con Delhi, ha visto nelle ultime tre settimane, un aumento dei manifestanti al sit-in, dunque la polizia si è vista costretta ad aumentare la sicurezza per via dell’intensificarsi della protesta. La protesta attualmente in corso è la più grande manifestazione nella storia dell’India indipendente, infatti nella giornata di ieri, ” gruppi di contadini del Rajasthan hanno bloccato l’autostrada nazionale Delhi-Jaipur dopo essere stati fermati dalla polizia al confine tra il lor stato e l’Haryana”. La protesta pare debba continuare ancora per diversi giorni, “il governo ha proposto di mettere per iscritto la garanzia che il sistema del prezzo minimo garantito resterà in vigore, ma i contadini non si sono accontentati. L’opinione prevalente dei commentatori, anche sui media più filogovernativi, è che il governo avrebbe dovuto concertare le riforme con gli interessati prima di approvarle” (cit. ANSA).
SM