Recovery. Sileri: Fa male vedere che sanità ha cifra più bassa

(DIRE) Roma, 10 Dic. – Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri (M5S), e’ intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’e’ desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sui 9 miliardi alla sanita’ previsti dal piano per il Recovery. “La sanita’ ha ricevuto in questi mesi tanti finanziamenti per l’emergenza covid- ha affermato Sileri- A me fa male vedere che per la sanita’ e’ destinata la cifra piu’ bassa di tutto il programma, ma se si va a leggere bene il piano, la sanita’ rientra anche in altri stanziamenti, ad esempio sulla digitalizzazione. Pensate alla cartella clinica digitalizzata, quanto risparmio puo’ portare. E’ chiaro che come viceministro della Salute avrei voluto piu’ soldi per la sanita’, servirebbero tra i 30 e i 50 miliardi in un percorso anche decennale. Iniziamo pero’ a lavorare su questo, la digitalizzazione del nostro SSN ridurra’ al massimo gli sprechi e portera’ ad un miglioramento delle cure”. Sulla corruzione nella sanita’. “Purtroppo la sanita’ rappresenta una mangiatoia, al di la’ del periodo covid piu’ o meno il 5% del fondo sanitario nazionale va via in corruzione. Con il Next Generation UE spetterebbero alla sanita’ 9 miliardi, considerate che piu’ o meno la stessa cifra se ne va ogni anno in corruzione. Chi lucra sulla sanita’ diventa un assassino perche’ se togli alla sanita’ dei soldi destinati alla cura del cittadino, quel cittadino rimane senza cure e rischia di morire. Bisogna fare attenzione perche’ su questi fondi europei ci si gettano gli avvoltoi, quegli esseri spregevoli che hanno pensato di lucrare persino sui respiratori, io li lascerei in galera di giorno e di notte li metterei nei reparti di terapia intensiva a servire lo Stato. I soldi sono arrivati, il problema e’ come vengono impiegati e chi ci mette le mani sopra. In Calabria ci sono state fatture pagate 2-3 volte, con una contabilita’ orale che quando si tratta di milioni di euro e’ una presa in giro, nemmeno mia nonna aveva la contabilita’ orale a casa”. Sull’acquisto di oltre 200 milioni di dosi di vaccino anti-covid. “Noi abbiamo un diritto di prelazione sul 13,5% di dosi che arriveranno all’Europa. Le dosi sono due e poi serviranno anche nei mesi successivi, non sappiamo quanto durera’ l’immunita’ e per alcuni soggetti potrebbe servire un ulteriore richiamo, e’ stato quindi necessario avere un margine un po’ piu’ ampio”. Sulle reazioni allergiche al vaccino. “Non e’ una novita’, e’ un qualcosa che accade anche con gli antibiotici. I casi riscontrati in UK sono stati trattati puntualmente senza alcun esito, e’ chiaro che va monitorata la situazione, ma rappresenta lo standard, non c’e’ nulla di nuovo”. Per Garattini sul vaccino servono pubblicazioni e non annunci. “Sono d’accordo con Garattini: prima bisogna pubblicare su riviste scientifiche, da li’ poi deriva la parte pubblica. Prima viene il risultato scientifico, poi quello mediatico”. Sul Mes. “In questi giorni e’ stato abbastanza snervante ripetere che non e’ stato approvato il Mes, sono state approvate le modifiche al trattato. Giusta la modifica secondo me, anche se e’ tutto l’impianto che dovrebbe essere rivisto in maniera completa, ma non puo’ farlo l’Italia da sola. Dunque bene la riforma, ma da qui a dire prendiamo i soldi del Mes ce ne passa. Direi che al momento ci fermiamo cosi'” ha concluso Sileri. (Red/ Dire) 09:36 10-12-20

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