Nel 2020 come nel 1912. A Palmi come a Milano e Palermo i magistrati onorari giudicanti ed inquirenti si ritroveranno con la toga, un codice ed con una rosa tra le mani, a denunciare, in un flash mob che li unisce virtualmente tutti, l’indecorosa condizione in cui si trovano costretti “i 5000 servi di Stato” che amministrano la giustizia da oltre 20 anni. Sottopagati, trattati a cottimo con un’indennità giornaliera che non arriva a 100€, lordi, senza diritti: niente malattia, maternità, ferie, contributi pensionistici. Mentre due giudici onorari, a Palermo, sono in sciopero della fame dal 1 dicembre per far sentire la propria voce al Governo ed al Ministro della Giustizia che sino ad oggi non le ha degnate neanche di una parola. Sono Due donne coraggiose che, come tutti i magistrati onorari fanno incessantemente da anni, chiedono un trattamento dignitoso, rispettoso della persona e della funzione. Perché dopo anni di lotta per il necessario, possano finalmente riavere anche ciò che, preziosissimo, una guerra estenuante ha rubato loro: il tempo, da dedicare a se stesse e alle famiglie. I magistrati stanno gridando a gran voce che hanno : << diritto di esistere ed hanno diritto vivere>> , che come le donne operarie del 1912 in un lungo sciopero che è durato svariate settimane, hanno diritto al “pane ed alle rose”. A loro e a tutti i Magistrati Onorari il Ministro Bonafede e tutte le Istituzioni nazionali devono immediate risposte, invece di chiudersi in un colpevole silenzio, sperando che cali, nuovamente, il buio su una vicenda indegna per un Paese civile, la cui Carta fondamentale all’ art. 1 definisce “Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Per l’ennesima volta questi lavoratori urlano Palmi come da tutti i Tribunali d’Italia che la protesta che non avrà fine se non quando anche il Ministro non prenderà atto che , con molti dei magistrati onorari ivi impiegati fermi, la giustizia non riesce a camminare con regolarità:Ma soprattutto la lotta continuerà sino a quando le Istituzioni non dovranno ammettere che i magistrati onorari impiegati da oltre venti anni non sono volontari né servi. Ma fino ad ora sono solo lavoratori in nero, con obblighi, tanti, ma senza diritti.
Emanuela Ruscio e Claudia Toscano Magistrati Onorari del Tribunale di Palmi