Il 73enne magnate dei media e da sempre sostenitore della diffusione della democrazia in Estremo Oriente, Jimmy Lai, è stato tratto in arresto dopo essere stato convocato in tribunale a Hong Kong. L’uomo che da sempre è stato molto critico verso la politica governativa di Pechino, doveva rispondere di frode, ma è stato arrestato per evitare, a detta delle autorità locali, il rischio di fuga e quindi gli è stata negata la libertà su cauzione. Il suo processo è previsto ad Aprile. Jimmy Lai è proprietario del tabloid “Apple Daily” che si batte per le riforme democratiche in Cina. E’ di ieri la notizia della condanna ad un anno ed un mese di carcere per un altro degli attivisti pro-democrazia Joshua Wong. La Cina non perde occasione per reprimere le libertà, continua a disattendere gli accordi di apertura che aveva stabilito con gli USA, anzi persegue una politica di limitazione e restrizione delle personali. Appare grave che la comunità internazionale sembri impotente o disinteressata a quanto accade a Hong Kong.