Uscito report 2019, stesso numero di casi da 4 anni
(DIRE) Roma, 30 Nov. – Sono praticamente fermi da quattro anni i progressi nella lotta alla malaria, la malattia infettiva trasmessa dalle zanzare che ogni anno uccide oltre 400.000 persone, per circa il 90 per cento nell’Africa sub-sahariana. Tra le cause principali, anche la carenza di fondi, sia a livello di singoli Paesi che internazionale. Sono alcune delle conclusioni del report annuale sulla patologia redatto dall’Organizzazione mondiale della Sanita’ (Oms). Secondo quanto calcolato nel documento, che e’ stato pubblicato oggi, il numero di casi confermati di malaria a livello mondiale si attesta attorno ai 229 milioni. Una cifra questa, descritta come “praticamente invariata negli ultimi quattro anni”. La patologia, una parassitosi che si serve come vettore delle zanzare della specie Anopheles, ha causato nel 2019 ben 409.000 vittime, circa 2.000 in meno rispetto al 2018. Dopo i progressi significativi che hanno segnato l’inizio del secolo, caratterizzati da una riduzione di oltre il 40 per cento della mortalita’ in Africa, i miglioramenti sembrano quindi in una fase di “plateau”. Secondo l’Oms inoltre, nel 2019 i progetti di contrasto alla malaria sono stati finanziati per un cifra di circa tre miliardi di dollari, contro un obiettivo stimato di 5,6. Per l’anno in corso si teme poi l’impatto della pandemia di Covid-19 a livello di accesso al sistema sanitario, anche se la crisi sanitaria, come si legge sul sito dell’agenzia delle Nazioni Unite, non ha per adesso rallentato le campagne di prevenzione. Alla luce di questi dati, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha invitato tutti i leader africani e del mondo ad “affrontare ancora una volta la sfida della malaria”, proprio come avvenuto quando “sono state gettate le basi per i progressi compiuti dall’inizio di questo secolo”. (Est/ Dire) 11:46 30-11-20