La Manovra è in fase di discussione e già la stessa Maggioranza che la “propone” ne valuta degli emendamenti correttivi o potenzianti. Si parla di prorogare sino al 2023 i bonus al 110% (detrazioni fiscali al 110% per interventi di miglioramento energetico e sismico degli immobili) e l’eco-bonus per l’acquisto delle auto elettriche o ibride. Tra le opzioni e gli emendamenti già inseriti in Manovra di cui si discuterà nelle prossime settimane in commissione Bilancio della Camera, c’è anche la una sorta di Patrimoniale. L’imposta più odiata dagli italiani, quella che è considerata un vero e proprio furto sui conti correnti bancari dei cittadini e che colpisce in maniera proporzionale in base a scaglioni del reddito. E’ contenuta in un emendamento firmato da deputati di LeU e del PD che chiedono l’abolizione dell’IMU e dell’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito titoli. La proposta della nuova Patrimoniale avrà un’aliquota progressiva minima dello 0,2% “sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500mila euro. Ma tutti i miliardi in arrivo dall’Europa annunciati dal Premier nelle varie comparsate su Facebook non bastano più? Le “poderose” soluzioni economiche in aggiunta ai soldi in arrivo dall’UE, il Governo giallo-rosso ha oggi bisogno di pescare nel risparmio privato degli italiani? L’odierna formula ne vedrebbe colpiti, in maniera differente una gran parte, non solo i ricchi ed i super-ricchi!
Come sempre succede quando c’è il Centrosinistra al Governo in Italia si torna a parlare di imposta Patrimoniale e ad essere penalizzati non solo i più abbienti ma anche coloro che hanno saputo fare del risparmio una ragione di vita in nome di una sperequazione fiscale e ad una redistribuzione della ricchezza che poi in concreto mai avverrà. E’ l’ennesima toppa alla “mala gestio” dei conti pubblici è una soluzione di breve periodo data da un gettito una tantum ottenuto dal “saccheggio” delle tasche dei cittadini, catalogati in base ai loro patrimoni mobili ed immobili. L’Opposizione è già sul piede di guerra e buona parte della stessa Maggioranza sembra molto distante, almeno nelle prime dichiarazioni, dal voler approvare tale soluzione ancora una volta mortificante per l’economia nazionale.
Lo Stato, non solo vessa gli italiani con uno dei sistemi contributivi più onerosi del Vecchio Continente e con un sistema di tassazione indiretto che vanta aliquote pesantissime (IVA, imposta di registro, imposta di bollo, imposta sulle successioni e sulle donazioni, imposta catastale e ipotecaria) e con tasse “invisibili” (aliquota sulla benzina e su altri beni di consumo). Da qui a poco potrebbe pretendere, tramite una Patrimoniale, ancora aiuto dal cittadino già tartassato e stressato economicamente anche dalla pandemia covid. In Pratica è l’ammissione del Governo di non essere stato capace, nonostante l’elevato prelievo fiscale richiesto ai contribuenti, di ottemperare a quanto aveva precedentemente promesso.
Di contro poi però ci si lamenta che i grandi patrimoni nazionali fuggono all’estero o che gli imprenditori italiani investono fuori dai confini sfruttando agevolazioni finanziarie e soluzioni basilari che la miopia di chi è chiamato a gestire l’economia italiana non vuole introdurre per pura ipocrisia politica. Se mai dovesse passare la misura della Patrimoniale, questa determinerà ancora una volta, il panico tra coloro che hanno le risorse e che potrebbero impiegarle per il rilancio del Nostro Paese, in nome di una incapacità politica ed economica totale di un Governo che la maggioranza degli italiani ormai da tempo sopporta mal volentieri.
Fabrizio Pace