Commissariamento Sanità, Spirlì: «Governo tergiversa, misura è colma»

Il presidente della Regione sulla mancata nomina governativa: «La politica calabrese opera al posto di chi non c’è»

Presidenza – Catanzaro, 26/11/2020

«In altri tempi avrei detto che il Governo “sta annacando il pecoro”. Annacare il pecoro significa tergiversare in maniera esasperata e inutilmente».

È quanto afferma il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, in merito alla mancata nomina del commissario ad acta della Sanità calabrese.

«Da un mese – aggiunge –, stiamo aspettando il commissario e siamo non più al primo e neanche al secondo: abbiamo fatto ambo, terno e quaterna. Suppongo che ci stiamo preparando alla tombola e spero che non sia natalizia, visto che ancora manca un mese a Natale. Non è possibile che il Governo continui con questa girandola, con questo carosello veneziano di cavallini imbizzarriti, che hanno solo un nome e nient’altro. Non è neanche possibile che ogni nome proposto dal Governo sia bocciato dal Governo stesso. E tutto questo nonostante la nostra pazienza, la nostra disponibilità, il nostro impegno a lavorare, in questo momento di vacatio, al posto dell’esecutivo nazionale».

«Delle due, l’una: o non funziona la Calabria – sottolinea Spirlì – o non funziona lo strumento del commissariamento governativo della Sanità, considerato anche il fatto che, in queste settimane, stiamo svolgendo il nostro compito con grande impegno e risultati. Medici, paramedici, tecnici, oss, personale parasanitario di tutti i tipi, associazioni di volontariato: la politica calabrese è presente e opera al posto di tutti coloro i quali avrebbero dovuto essere su questi territori e, invece, non ci sono».

«Dobbiamo chiederci – conclude il presidente ff – per quanto tempo ancora il Governo “annacherà il pecoro”. Noi siamo arrivati al colmo della misura».

Fonte https://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?19996

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