“Dal momento che in questi giorni la Commissione Europea ha deciso, con il benestare del Parlamento, di mobilitare il Fondo di solidarietà UE per finanziare con quasi un miliardo di euro la Croazia e la Polonia colpite da calamità naturale, oltre a intervenire in favore di sette stati membri per anticipare le risorse necessarie all’emergenza Covid, ho subito presentato richiesta affinché la stessa cosa sia fatta nei riguardi della Calabria.
L’emergenza metereologica e idrogeologica che ha colpito nei giorni scorsi il territorio calabrese necessita infatti di un supporto economico per ricostruire le infrastrutture danneggiate e aiutare i cittadini che si sono visti devastare case, aziende, terreni.
Peraltro la Calabria vive già una condizione di emergenza eccezionale per quanto riguarda la crisi Covid: non è solo uno dei pochi territori in Europa classificati come zona rossa, ma ha anche un sistema sanitario sotto sequestro e nessun piano operativo di gestione della crisi, né tantomeno una persona incaricata di occuparsene. Non sono questi motivi sufficienti per mobilitare il Fondo di solidarietà UE anche a supporto dei due milioni di cittadini europei che vivono in Calabria?”
Così l’eurodeputato della Lega Vincenzo Sofo ha spiegato la decisione di presentare oggi 25 novembre una richiesta alla Commissione europea per attivare il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea (FSUE).
Tale fondo, nato nel 2002 per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni da esse colpite, fino a oggi è stato utilizzato 80 volte in risposta a diverse situazioni emergenziali quali inondazioni, incendi, terremoti, tempeste e siccità, permettendo l’erogazione di oltre 5 miliardi di euro in favore di 24 paesi europei.
On. Vincenzo Sofo, Eurodeputato Lega