13° edizione all’Ateneo di Ferrara per formare Operatori Sociali
(DIRE) Ferrara, 24 nov. – “Insegnamo a distanza da sempre e il Covid, quindi, non fermerà neanche quest’edizione”. Lo garantisce Paola Bastianoni, docente di Psicologia dinamica all’Università di Ferrara e direttrice del Master in “Tutela, diritti e protezione dei minori”, arrivato alla 12esima edizione (si svolgerà dal 4 Maggio al 21 Dicembre 2021). “La finalità di questo corso in modalità e-learning – continua Bastianoni – è formare professionisti che opereranno nell’ambito della tutela dei minori in un’ottica di cura e ascolto. Occuparsi di minori infatti non significa solo proteggerli, ma anche accompagnarli in un percorso evolutivo che li renda degli adulti capaci di scegliere in maniera autonoma e libera”. Ma quale è oggi il pericolo a cui sono maggiormente esposti i giovanissimi? Parlando alla ‘Dire’ Bastianoni in cima alla lista mette lqa solitudine, “sentimento brutalmente esploso” soprattutto in quest’anno di pandemia. “Mancando fisicamente la scuola, lo sport, e ogni altro contesto sociale reale di collettività, come ad esempio, gli scout – commenta Bastianoni – i minori si sono ritrovati da soli, sovraesposti nei social network, ‘una macchina’ di cui non sanno comprendere a pieno la pericolosità, e spesso all’interno di situazioni domestiche tutt’altro che facili, dove lo ‘spazio fisico’ in cui esprimere se’ stessi, e’ la prima vera mancanza tangibile”. A maggior ragione la prossima edizione del Master, come dice Bastianoni, “non può prescindere dallo studio di queste nuove problematiche connesse ai minori che sono venute fuori negli ultimi mesi”.
E siccome da 12 anni questo corso attinge anche da casi concreti che entrano nella cronaca, quest’anno si parlerà anche di Bibbiano, piccolo Comune in provincia di Reggio Emilia, teatro di un sistema di affidi illeciti che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana, e non solo. E proprio sull’inchiesta conosciuta come ‘Angeli e Demoni’, Bastianoni si esprime così: “Voglio escludermi dalle letture politiche della vicenda, ma posso dire che questa tremenda storia, al pari di altre del passato, farà da scuola per i nostri corsisti che si iscrivono non solo dall’Italia ma anche dall’estero. Essendo un caso recente, non abbiamo ancora una storiografia ufficiale su cui basarci, ma la nostra ‘diversità di vedute’ ci permette comunque di confrontarci”. Il master è infatti rivolto non solo a chi si avvicina al mondo del sociale, ma anche a avvocati, operatori di comunità, psicologi e assistenti sociali. “Questo approccio multidisciplinare ci permette di analizzare fenomeni di una certa complessità, che assieme alle sentenze del Tribunale e a ciò che è ‘uscito’ da fonti accreditate, costituisce il modo in cui i nostri corsisti si formano”, specifica Bastianoni. Qualche dettaglio in più sul master dell’Ateneo di Ferrara, che ha durata annuale (costa 2.200 euro, suddivisi in due rate, e le iscrizioni sono aperte fino al 21 aprile 2021). Oltre al percorso comune, sono previsti due curriculum, uno psico-educativo e l’altro socio-giuridico, e un tirocinio in strutture convenzionate. Inoltre, in base all’andamento della pandemia, la discussione finale potrebbe essere l’unica prova in presenza. Il conseguimento del titolo conferisce 90 crediti formativi universitari o Cfu. Infine, è prevista una borsa di studio (dedicata a Sara Cesari) di 2.000 euro per la miglior tesi sui temi di morte e elaborazione del lutto. (Pev/ Dire) 16:26 24-11-20