Vizzari (UDC): proposte in merito agli ospedali di Scilla e di Melito Porto Salvo

Il commissario provinciale dell’UDC Roberto Vizzari, già candidato consigliere regionale, ha scritto una nota indirizzata al presidente regionale facente funzioni, Nino Spirlí, ed al nuovo (?) commissario regionale alla sanità, nonché al commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria, per manifestare alcune proposte in merito agli ospedali di Scilla e di Melito Porto Salvo. «Mentre da Roma arrivano proposte discutibili, come quella di allestire degli ospedali da campo in tendopoli d’emergenza, la politica locale, conoscitrice delle problematiche ed anche delle risorse del territorio, deve adoperarsi al fine di indicare delle soluzioni reali e concrete – afferma il commissario Vizzari – L’ex ospedale di Scilla, oggi un’incompiuta casa della salute, e l’ospedale di Melito Porto Salvo potrebbero affiancare ed alleggerire l’operato del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Entrambe le strutture, ciascuna a meno di mezz’ora dal GOM, potrebbero infatti in tempi celeri essere allestite come luogo di ricovero e monitoraggio degli ammalati in condizioni meno gravi, in modo da lasciare al Grande Ospedale Metropolitano la gestione solo dei casi più critici e delicati. Ridistribuendo ed ottimizzando così il flusso dei degenti; così si potrebbe migliorare l’efficienza e l’efficacia della nostra macchina ospedaliera, così come di aiutare nel medio e lungo periodo a rivitalizzare due importanti presidi ospedalieri in sofferenza». Roberto Vizzari parla con cognizione di causa grazie all’esperienza maturata nell’ultimo ventennio come sindaco di San Roberto, carica ricoperta per ben tre mandati consecutivi, durante la quale ha avuto modo di seguire in prima persona le dinamiche legate soprattutto all’ex Ospedale di Scilla, su cui, in momenti non emergenziali, molto ci sarebbe da scrivere e da discutere. «Sui tavoli dell’UDC la situazione epidemiologica calabrese è seguita con la massima attenzione. Il nostro dialogo e confronto col personale sanitario e gli esperti impegnati nel settore è costante. Il nostro impegno è profuso nel contribuire a gestire l’emergenza in corso e lavorare affinché una volta passata, non si abbassi la guardia, dimenticandosi e si tornando a trascurare la sanità».

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