Potenti (Lega): “Bonafede ha messo freno a mano a macchina Giustizia”

“Il virus torna a mettere in serio pericolo la Giustizia senza che il Ministero sia riuscito a spingere verso una maggiore digitalizzazione e per regole nazionali che ovviassero alle molteplici e diverse misure adottate nei singoli Tribunali. Mancano poi reti informatiche adeguate per il processo penale e l’accesso da remoto dei funzionari in smart working é solo oggi, dopo mesi, in corso di soluzione. Nulla di chiaro poi sul diritto degli avvocati di invocare un legittimo impedimento in caso di quarantena fiduciaria od obbligata. Con l’aumento dei numeri del contagio stiamo assistendo ad un progressivo intensificarsi di provvedimenti per ridurre le attività e rinviare le udienze. Misure volte ad evitare affollamento e contagi delle aule di giustizia e delle Cancellerie. Un quadro frammentato di regole che si somma alla sempre maggiore incidenza di positività tra i giudici, funzionari e cancellieri, uomini e donne della Polizia Giudiziaria che ha come conseguenza la soppressione temporanea di interi servizi. Un generale ritardo che sta influendo sul diritto ad una giustizia effettiva e rapida, una gravissima situazione che poteva essere attenuata da una rapida azione adeguatrice da parte del Ministro della Giustizia. A quest’ultimo, inoltre, occorre ricordare che le misure emergenziali devono servire solo per il tempo utile a contenere l’epidemia e che successivamente sarà necessario garantire un ritorno in presenza per non comprimere i diritti di difesa delle parti e non trasformare la giustizia in un mondo parallelo separato dalla realtà”. E’ quanto dichiara l’On. Manfredi Potenti, deputato toscano della Lega-Salvini Premier e membro II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.

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