“Siamo sconcertati dalla cecità con cui il Governo, negli ultimi Decreti Ristori, ha trascurato le categorie professionali degli Agenti di Commercio, dei Consulenti finanziari, degli Agenti in Attività Finanziaria, dei Collaboratori di AAF e SMC e delle Aziende Mandanti”, lo rendono noto le associazioni Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc. “Con il nuovo DPCM le nostre categorie hanno ricevuto il definitivo colpo di grazia per l’esercizio delle loro professioni e questa mancanza di considerazione da parte dell’Esecutivo – proseguono le quattro sigle, in un comunicato congiunto – è uno schiaffo violento in faccia a centinaia di migliaia di iscritti e alle loro famiglie, in sofferenza da molti mesi, oggi aggravata ( si spera non definitivamente) dalle delimitazioni delle varie zone a rischio variabile”.
Nino Marcianò, presidente nazionale di FIARC, ricorda che “le categorie rappresentate, costituiscono una delle parti più produttive del paese che intermediano circa il 70% del PIL italiano. Nonostante la grande delusione il Governo ha i margini per rimediare, ma deve fare in fretta”; siamo a disposizione, unitamente ad: Anasf, Assopam e Federagenti se “si apre immediatamente un tavolo con i Ministeri di competenza, e con la Fondazione ENASARCO al fine di porre rimedio a una mancanza grave e ingiusta”, ma anche a intraprendere “ogni azione necessaria, anche eclatante, per accendere un faro sulle nostre professioni e dare voce ai tantissimi colleghi in difficoltà”. “Non c’è tempo da perdere – Invitiamo quanti hanno a cuore il futuro delle categorie ad azioni inclusive e finalizzate alla difesa dei sacrosanti diritti delle nostre categorie a cominciare dai Ristori.