Si erano perse le tracce da Febbraio
Nei giorni scorsi personale del Commissariato Borgo Po, nell’ambito di un servizio di prevenzione contro i furti in appartamento e con strappo, soprattutto a danno di anziani, ha arrestato una cittadina rumena di 23 anni latitante. Gli agenti hanno notato un’auto sospetta in corso Casale sulla quale era salita a bordo una donna dopo essersi più volte voltata indietro. I poliziotti hanno seguito il veicolo fino a quando la donna è scesa dal mezzo in corso Gabetti e lo hanno controllato. Notata la presenza della polizia, la donna ha cercato di allontanarsi a piedi ma è stata fermata dagli agenti del commissariato. Nell’auto era presente anche il figlio di pochi mesi della donna. Sebbene i documenti presentati fossero genuini, uno degli agenti ha colto un’inflessione spagnola mentre la donna parlava, fatto che ha portato alla memoria un arresto operato nel 2019 nei confronti di una cittadina rumena residente in Spagna, responsabile in concorso con altri di furti con destrezza, portati a termine con la tecnica dell’abbraccio.
L’intuizione del poliziotto ha trovato riscontro nei primi accertamenti esperiti con gli album fotografici, dove è stata trovata una prima corrispondenza. Successive verifiche, tra le quali l’analisi dei documenti ha poi permesso di accertare che la donna era in possesso di un passaporto genuino con il cognome da nubile mentre in passato era nota con quello del precedente marito. Dai controlli, è anche emerso che la donna era latitante dal febbraio 2020 poiché colpita da un ripristino dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Genova, fatto che ha portato all’arresto della ventitreenne.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo/6845f9d48d57b456261215137