Mobilitati 4000 agenti, la pandemia aveva aumentato i bisognosi
(DIRE) Roma, 29 Ott. – Oltre 1.400 famiglie vulnerabili che da luglio scorso avevano organizzato un’occupazione in un comune della provincia di Buenos Aires, la capitale dell’Argentina, sono stati sgomberati oggi dalla polizia. Gli abitanti del villaggio che era sorto spontaneamente nei dintorni di Guernica, questo il nome della localita’, sono stati accerchiati da oltre 4.000 agenti delle forze dell’ordine della provincia di Buenos Aires.
Secondo quanto ricostruito a partire dai racconti di diversi testimoni, i poliziotti si sono fatti strada lanciando lacrimogeni e hanno abbattuto tutte le casette dell’occupazione.
Diversi residenti hanno resistito allo sfratto e negli scontri che ne sono derivati almeno 35 persone sono state arrestate, secondo fonti della polizia.
L’accampamento, che occupava un’estensione di circa 100 ettari nel dipartimento di Presidente Peron, si era costituito a partire da una serie di occupazioni cominciate a luglio. Un reportage realizzato dal magazine online Revista Anfibia aveva documentato le condizioni precarie di molti degli abitanti, peggiorate dagli effetti della pandemia, che in Argentina ha fatto registrare oltre 1 milione e 100.000 contagi e ha provocato mesi di lockdown totale. Secondo diverse persone interivstate, gli abitanti dell’accampamento sarebbero piu’ di 3.500.
Lo sgombero di oggi arriva al termine di alcuni mesi di negoziazioni tra il governo della capitale argentina e rappresentanti dell’accampamento. Nel corso delle mediazioni circa 600 famiglie hanno deciso di abbandonare le loro istallazioni. Oggi pero’ alcuni membri dell’occupazione hanno lamentato all’emittente radiofonica locale Futurock di non disporre di nessun altro posto dove andare. Autorita’ e rappresentanti si sono reciprocamente accusate di aver fatto fallire i negoziati. (Est/ Dire) 18:39 29-10-20