Vibrante protesta questa mattina a Piazza Italia di Reggio Calabria. Tutti gli operatori privati che subiscono delle limitazioni dal nuovo DPCM hanno deciso di scendere e riunirsi per levare una voce univoca di protesta. I settori della ristorazione, delle palestre, del wedding, della moda, del commercio si sono dati appuntamento per manifestare, insieme con alcuni rappresentati di categoria la loro giusta preoccupazione ed il pubblico dissenso verso delle soluzioni, quelle previste negli ultimi DPCM, che penalizzano oltre modo intere filiere già in crisi dal precedente lockdown. Pacificamente ed in forma ordinata gli intervenuti chiedono un interessamento delle istituzioni locali affinchè si trovino soluzioni differenti per il contenimento di questa seconda ondata pandemica da covid-19. Si tratta proprio di coloro che hanno già adeguato ai protocolli ministeriali le loro attività producendo uno sforzo non preventivato e nonostante questo vengono costretti ad abbassare le “saracinesche” definitivamente sino al 24 Novembre oppure quaotidianamente alle ore 18.00. 
Il premier Conte ieri ha dichiarato che il Governo aiuterà queste categorie ma promesse erano state già fatte durante la prima fase ed alcune sono ancora non mantenute. La popolazione è stanca si teme che la situazione stia sfuggendo di mano le proteste sono state organizzate in molte delle città italiane e altre ne saranno organizzate in futuro. Il Governo ha l’obbligo politico e sociale di risolvere questa situazione causata dall’ultimo DPCM che porterà a breve al collasso economico mezzo Paese oppure l’obbligo morale di dimettersi.
FR
