Roma, 25 Ott. – “Nessuna chiusura di attività economiche e commerciale che rispettano le norme anti-virus già stabilite. È la proposta della Lega che il governo non può ignorare. È buonsenso. Se Conte non vuole ascoltare la Lega, almeno ascolti gli imprenditori come il catanzarese Francesco Chirillo che ha scritto al premier manifestando le sue forti preoccupazioni, che rappresentano il grido di dolore di migliaia di aziende del Paese. Oltre alla preoccupazione per la propria attività e il futuro di decine di dipendenti con le loro famiglie, l’imprenditore Chirillo si è fatto portavoce del sentimento di esasperazione che, da Nord a Sud, tanti esercizi pubblici stanno vivendo ormai da mesi, acutizzato nelle ultime ore di anticipazioni dei contenuti del nuovo Dpcm. Ha ragione Chirillo quando dice che se morirà il commercio non basterà nessun Mes, sussidio di Stato o dell’Europa a salvare la nostra economia. Conte scenda nel mondo reale e dimostri un minino di rispetto per gli imprenditori che hanno speso migliaia di euro per mettersi in regola con le norme anti-Covid e che ora, se non si invertirà la rotta, dovranno chiudere e licenziare. Se così fosse, la responsabilità sarebbe solo ed esclusivamente di un governo che non ascolta e che non vuole vedere la realtà”.
Il deputato della Lega On. Domenico Furgiuele