(DIRE) Roma, 22 Ott. – A Lagos, in Nigeria, e’ stato imposto un coprifuoco di 72 ore. Gia’ ieri sera in tanti hanno preferito restare in casa, preoccupati per l’escalation di tensioni. Dopo un mese di proteste contro il governo, in settimana si sono infatti verificati incidenti: testimoni hanno riferito che la polizia ha aperto il fuoco contro i dimostranti. Non ci sono bilanci ufficiali, ma si parla di diversi morti, una trentina secondo alcune fonti. A restare in strada, ora, sarebbero bande di facinorosi che ieri avrebbero bloccato le strade con pneumatici in fiamme e saccheggiato negozi. Prese di mira anche banche nel quartiere d’affari di Lagos, non lontano dal luogo dove martedi’ sono iniziate le violenze. Una situazione analoga si e’ verificata a Benin City, dove manifestanti pacifici martedi’ hanno sfilato a loro volta per chiedere le dimissioni del governo del presidente Muhammadu Buhari e per condannare le violenze delle forze di sicurezza. Ieri, pero’, bande hanno assaltato negozi e persino un istituto penitenziario, liberando centinaia di detenuti. “Ieri abbiamo avuto paura: vedevamo bande aggirarsi per le strade rompendo e incendiando quello che trovavano” ha riferito Murphy, un residente di 34 anni, all’agenzia Dire. “La gente e’ terrorizzata: puoi subire violenze sia da parte delle forze di sicurezza che da questi criminali”. Murphy, che ha partecipato alle proteste pacifiche, conferma che anche a Benin City “la polizia ha caricato i manifestanti” e che “circola un video che mostra la morte di un ragazzo molto giovane, raggiunto da colpi d’arma da fuoco”. Alla luce delle notizie che arrivano dalla Nigeria, la Comunita’ economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao) ha esortato il governo a condurre con urgenza un’inchiesta sulle violenze e le accuse rivolte alle forze dell’ordine di aver impiegato armi da fuoco contro i manifestanti. (Alf/Dire) 11:25 22-10-20