“Il Governo ha avuto mesi per organizzare quella che è, nei fatti, non più qualcosa di inaspettato, ma un’emergenza permanente – scrive in una nota il Presidente dell’U.Di.Con. Nazionale Denis Domenico Nesci – le misure adottate da questo esecutivo sono contraddittorie e a tratti insufficienti. Mai come in questo caso si più dire che la montagna ha partorito il topolino”.
Nella giornata di ieri, 18 ottobre, è stato firmato dal Presidente del Consiglio il nuovo Dpcm, comprendente nuove indicazioni atte a contenere la preoccupante ascesa dei contagi degli ultimi giorni. Le nuove limitazioni toccano bar e ristoranti (che dovranno chiudere a mezzanotte o alle 21, se non possono garantire posti a sedere) e si darà una settimana di tempo a piscine e palestre per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Le scuole rimarranno aperte, ma gli istituti potranno prevedere entrate scaglionate e didattica a distanza.
“Se da un lato è bene l’aver ribadito l’importanza dell’istruzione, dall’altro Palazzo Chigi dimostra di aver perso il contatto con i cittadini. Solo nelle più rosee aspettative del Presidente Conte le scuole sono in regola – continua Nesci – nella realtà, molte sono le segnalazioni di banchi insufficienti e mascherine che tardano ad arrivare, con il rischio di pesare ancora di più sui portafogli delle famiglie italiane, già messe a dura prova nei mesi scorsi”.
“In ultimo, non definiamo scellerata la decisione di non intervenire sul trasporto pubblico locale, in cui il rispetto della distanza di sicurezza è una chimera; fatichiamo a capire come sia possibile che il premier abbia così colpevolmente tralasciato i dati sui contagi che avvengono su bus e metro, pubblicati la scorsa settimana dal Comitato Tecnico-Scientifico – prosegue Nesci – in questi frangenti, con la seconda ondata di contagi già iniziata, si chiedevano regole precise e circostanziate ed invece il Governo ha pensato di scaricare l’onere decisionale, e le responsabilità che ne derivano, a istituti scolastici e sindaci – conclude Nesci – ci aspettiamo e chiediamo che queste misure vengano corrette al più presto, anche e soprattutto in vista delle festività natalizie, per evitare che il 2021 inizi nel peggiore dei modi”.