Il primo anniversario della ‘rivolta sociale’ scoppiata in Cile il 18 ottobre 2019 è stata caratterizzata da manifestazioni pacifiche alternate a scontri fra gruppi di dimostranti radicali e polizia con saccheggi di negozi e supermercati e l’incendio di due chiese. Manifestazioni pacifiche e violente sono le due facce della medaglia che caratterizzano questa rivolta oggi come allora. Iniziata a Plaza Italia, la manifestazione si è sciolta per la regione, fino a raggiungere la massima violenza quando i manifestanti hanno incendiato a Santiago del Cile la chiesa dei ‘carabineros’, San Francisco de Borja, e quella della ‘Parroquia de la Asunción’. Da parte sua il direttore generale dei ‘carabineros’, Mario Rozas, tracciando un bilancio della giornata ha dichiarato che “con la nostra azione di prevenzione e di controllo, siamo riusciti a bloccare molte azioni di delinquenza e vandalismo, mentre altre sono state evitate con la dissuasione” (cit. ANSA).
S.M.