Covid-19 e cancro, uno studio delle basi molecolari dell’infezione suggerisce nuovi marcatori tumorali

ISS, 13 Ottobre 2020 – I recettori del coronavirus, ossia le molecole che regolano l’ingresso del virus e che sono distribuiti in vari organi e tessuti, sono anche gli stessi che si trovano associati ad alcuni tipi di tumore, come pure a molte malattie quali il diabete, e le patologie cardiovascolari, cioè le principali comorbidità più spesso riscontrate nei pazienti affetti da COVID-19. È quanto ha osservato per la prima volta un gruppo di ricercatori dell’ISS, dell’IDI-IRCCS di Roma e dell’ISA-CNR di Avellino, in uno studio pubblicato su FEBS Open Bio al termine di un’analisi in silico condotta sui dati di migliaia di soggetti.

“Nella nostra ricerca abbiamo osservato che i recettori del virus sono coinvolti nelle malattie più frequentemente concomitanti con il COVID-19, inclusi i tumori – affermano gli autori dello studio, Francesco Facchiano (ISS), Angelo Facchiano (ISA-CNR) e Antonio Facchiano (IDI-IRCCS) – Perciò nei pazienti che presentano anche altre patologie, il virus potrebbe trovare una via agevolata perché sfrutta i recettori correlati a queste patologie croniche.”

Gli studiosi hanno selezionato cinque proteine (ACE2; TMPRSS2; CLEC4M; DPP4; TMPRSS11D) il cui coinvolgimento nell’infezione da SARS-CoV-2 o da altri coronavirus è noto. Hanno quindi confrontato i dati di espressione in tessuti di soggetti sani e in quelli di pazienti affetti da 31 tipi di cancro in un totale di circa 40mila individui, osservando che i loro livelli di espressione sono significativamente alterati in particolare in alcuni tipi di cancro, tra cui quello del colon, del rene, del fegato, dei testicoli, della tiroide e della pelle.

Inoltre, le medesime 5 molecole sono risultate alterate in molte altre malattie, quali la sindrome respiratoria acuta, il diabete, le malattie coronariche e cerebrovascolari. “I pazienti affetti da COVID-19 nella forma più grave mostrano spesso almeno altre tre patologie concomitanti. La simultanea presenza dell’infezione e delle altre patologie determina un serio aggravamento delle condizioni cliniche di questi pazienti e in quelli che guariscono si osserva di frequente la persistenza di alcuni danni e sintomi anche extra-polmonari, nota ora col nome di ‘sindrome post-COVID’ – concludono gli esperti – L’espressione quasi ubiquitaria dei recettori dei coronavirus, la loro stretta correlazione con molte altre patologie e la loro alterata espressione in alcuni tumori rappresentano le basi molecolari che possono spiegare perché il COVID-19 sia una patologia sistemica in cui l’infezione può danneggiare diversi organi e apparati dell’organismo”.

fonte  — https://www.iss.it/comunicati-stampa/-/asset_publisher/fjTKmjJgSgdK/content/id/5493007?_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_redirect=https%3A%2F%2Fwww.iss.it%2Fcomunicati-stampa%3Fp_p_id%3Dcom_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_cur%3D0%26p_r_p_resetCur%3Dfalse%26_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_assetEntryId%3D5493007

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