CNA porta 32 brand su una superficie espositiva di 96 mq per presentare l’edizione 2020 di “Breakfast Made in Italy” a TTG (Rimini, 14 – 16 ottobre 2020) presso i padiglioni della Fiera di Rimini.
Il particolare periodo legato alla pandemia, che crea una grande incertezza a livello globale e indubbie difficolta per le imprese sui mercati, vede le imprese e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa (CNA) impegnate nella progettazione di azioni promozionali al fine di mantenere le quote di mercato.
“In quest’ottica abbiamo ritenuto opportuno rinnovare la partecipazione a Rimini con “Breakfast Made in Italy”, un progetto che gode nell’occasione di un forte supporto da parte di IEG (Italian Exhibition Group) e in generale di ICE Agenzia che sostiene il progetto sui mercati interazionali e ci ha visto particolarmente presenti a Dubai e Doha” – ha dichiarato Antonio Franceschini, Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA.
L’idea alla base del progetto è quella di supportare le imprese attraverso la promozione dello stile di vita italiano per la filiera della prima colazione all’italiana, un concetto che va oltre ai prodotti alimentari ma che intende anche interpretare la sala per la prima colazione promuovendo arredi, macchinari e complementi che al meglio possano rappresentare il nostro stile di vita” – continua Franceschini.
Con questo progetto CNA intende offrire ai visitatori anche momenti di informazione e formazione per preparare al meglio l’accoglienza nelle sale da prima colazione. In quest’ottica CNA ha infatti inserito nel progetto incontri per gli operatori professionali con una figura specifica denominata “breakfast trainer” proprio per creare le condizioni affinché negli hotel di tutto il mondo si possa godere di una atmosfera made in Italy fin dall’inizio della giornata.
“La presentazione di quest’anno sarà estremamente attenta a garantire tutti gli aspetti di sicurezza al fine di non creare difficoltà né per gli espositori né per i visitatori, anche in quest’ottica riteniamo come CNA – prosegue Franceschini – che le imprese italiane e gli organizzatori fieristici del nostro Paese possano trasmettere al mercato internazionale la capacità di lavorare in condizioni di salvaguardia della salute e quindi essere un modello di assoluto valore”.