Coronavirus. Studio rileva l’efficacia di lockdown regionali

Modello prevede chiusure temporanee a tutela salute e economia

(DIRE) Napoli, 9 Ott. – Lockdown regionali, intermittenti e regolati secondo specifici livelli di rischio. É quello che teorizza uno studio dell’Universita’ Federico II di Napoli in collaborazione con il Politecnico di Milano, Enea e l’Universita’ di Salerno, pubblicato sulla rivista internazionale Nature Communications, che consiglierebbe di attivare chiusure locali per controllare la diffusione dell’epidemia e contenerne l’impatto economico. La ricerca, coordinata dal professore Mario di Bernardo, ordinario di Automatica al dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione della Federico II, si basa su un modello matematico a rete nella quale l’Italia e’ suddivisa in base alla compartizione regionale. Nel lavoro viene mostrato che strategie di lockdown a livello regionale, anche per brevi periodi di tempo, possono essere particolarmente efficaci per evitare, o contenere, nuovi picchi epidemici riducendo gli enormi costi economici di un lockdown nazionale. La chiusura di una regione si attiverebbe quando il numero di malati di Covid-19, ospedalizzati in terapia intensiva, supera un livello di guardia indicato dal modello e revocato quando esso ritorna sotto la soglia. Lo studio mostra l’efficacia a livello regionale delle misure di lockdown intraprese dal governo nazionale tra marzo e giugno di quest’anno, rivelando l’esistenza di una correlazione tra il tasso di mortalita’ causati dal virus e i livelli di saturazione dei sistemi sanitari regionali. Il modello e la metodologia sviluppati possono essere facilmente adattati anche ad altri contesti nazionali ed internazionali e a diversi livelli (province, regioni, macro aree o nazioni). (Rec/ Dire) 16:39 09-10-20

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