Lo riferisce l’Oim, si tratterebbe di Etiopi in fuga da Yemen
(DIRE) Roma, 5 Ott. – Almeno otto migranti hanno perso la vita a largo delle coste di Gibuti, nel Corno d’Africa, dopo essere stati costretti dai trafficanti ad abbandonare in alto mare l’imbarcazione sulla quale si trovavano. A darne notizia e’ l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), secondo cui atre dodici persone sono attualmente disperse mentre 14 sono sopravvissute e hanno gia’ ricevuto assistenza medica a Gibuti. La ricostruzione fornita finora dai funzionari dell’agenzia delle Nazioni Unite indica che i migranti a bordo dell’imbarcazione su cui e’ avvenuto il fatto erano almeno 34. Stando alle testimonianze raccolte dai sopravvissuti, si trattava principalmente di cittadini di nazionalita’ etiopica che cercavano di far ritorno nel Corno d’Africa dopo non essere riusciti a raggiungere l’Arabia Saudita passando per lo Yemen, a causa della chiusura delle frontiere imposte per arginare la diffusione del Covid-19. La portavoce dell’Oim, Yvonne Ndege, ha detto che “secondo i testimoni, tre contrabbandieri avrebbero spinto violentemente giovani uomini e donne fuori dalla barca che era in mare”. Stando ai dati dell’agenzia, almeno 14.000 migranti africani espulsi dall’Arabia Saudita come conseguenza della pandemia sono bloccati in Yemen, in attesa di trovare un modo per tornare in patria. (Est/ Dire) 11:57 05-10-20