Domani si riuniranno i Ministri per valutare se inserire nuove misure di contenimento nel Decreto che dovrebbe essere pronto entro il 7 ottobre. Il numero dei nuovi contagi, alla soglia dei tremila al giorno, preoccupa anche se al momento la situazione delle terapie intensive è sotto controllo. Le nuove regole sembrano già decise: l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, il lavaggio frequente delle mani, la distanza di sicurezza e il divieto di assembramento. Si è deciso soprattutto di potenziare la vigilanza in tutti i punti considerati di aggregazione e nei luoghi della movida. Per questo la ministra dell’Interno Lamorgese ha previsto l’impiego dei soldati impegnati nell’operazione «Strade sicure» per effettuare i controlli, come riporta ilcorriere.it.
La novità più importante è l’obbligo di mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale. Sembra che il governo possa seguire la linea del Lazio con multe per chi non rispetta le regole dai 500 ai 3.000 euro. Escluso al momento un lockdown generale. Se i contagi dovessero continuare a salire, possibili limitazioni in zone circoscritte del Paese per spegnere i nuovi focolai. Sembra che tra le misure possa esserci quella di anticipare la chiusura dei locali alle 22 o alle 23. Altro tema da affrontare è quello delle feste private, che secondo gli esperti vanno regolamentate e limitate nei numeri. Gli ingressi nei negozi saranno sempre contingentati a seconda degli spazi, i ristoranti dovranno rispettare il distanziamento e le discoteche resteranno chiuse. Per i viaggi sarà aggiornata la lista dei Paesi a rischio. Per i trasporti saranno prorogate le misure di sicurezza su aerei, treni e navi. La capienza dei trasporti pubblici locali resta fissata all’80 per cento dei posti. Passaggio delicato per la limitazione del pubblico. All’aperto non sarà possibile riunire più di 1.000 persone alla volta, rigorosamente distanziate, sia nelle manifestazioni di piazza, che nello sport; il limite per gli stadi resta a 1.000 spettatori. Al chiuso, soprattutto cinema, teatri e sale da concerto, sarà tassativamente vietato superare il limite di 200 persone; misura che riguarda anche le iniziative private, come i matrimoni.