Turismo. Coldiretti: buco 23 mld per vacanze in Italia

(DIRE) Roma, 26 set. – L’emergenza Covid, che ha praticamente azzerato le presenze straniere e tagliato le partenze degli italiani, e’ costata complessivamente 23 miliardi di mancati introiti al turismo estivo nazionale. E’ quanto emerge dal bilancio della stagione estiva tracciato dalla Coldiretti in occasione della giornata mondiale del turismo del 27 settembre. Sono scesi a 34 milioni gli italiani che secondo Coldiretti/Ixe’ sono andati in vacanza questa estate (-13%) con una spesa media fortemente ridimensionata di appena 588 euro per persona (-25%). Il calo delle partenze, il leggero accorciamento della durata delle vacanze scese in media sotto i 10 giorni e il taglio del budget hanno significato un taglio complessivo della spesa turistica degli italiani di circa 11 miliardi. A questo si aggiunge l’assenza dei 16 milioni dei cittadini stranieri per motivi di vacanza durante i mesi di luglio, agosto e settembre che quest’anno sono stati praticamente azzerati dalle preoccupazioni e dai vincoli resi necessari per affrontate l’emergenza covid, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia. Una assenza che è costata 12 miliardi al sistema turistico nazionale per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir secondo l’analisi della Coldiretti. Senza dimenticare che le conseguenze si faranno sentire – precisa la Coldiretti – anche dal venir meno della leva positiva del turismo sulle esportazioni con i turisti che al ritorno in patria cercavano sugli scaffali i prodotti apprezzati durante il viaggio. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte che sono le storiche mete del turismo dall’estero con trattorie, ristoranti e bar praticamente vuoti ma in difficoltà anche gli agriturismi dove gli stranieri in alcune regioni rappresentavano tradizionalmente oltre la meta’ degli ospiti nelle campagne. In gioco c’e’ un sistema turistico Made in Italy che si compone di 612mila imprese e rappresenta – conclude la Coldiretti – il 10,1% del sistema produttivo nazionale, superando il settore manifatturiero, con 2,7 milioni di lavoratori, il 12,6% dell’occupazione nazionale secondo Unioncamere.

 

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