«Porre al centro del dibattito politico i calabresi, affrontare i loro problemi attraverso le proposte concrete e il dialogo. È questa la nostra missione politica e alla luce di ciò è da accogliere con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità della mozione che punta ad azzerare le tasse universitarie dell’Anno Accademico 2020/2021 per gli studenti calabresi fuorisede che decidano di trasferirsi negli Atenei calabresi. Si tratta di un importante risultato conseguito nell’esclusivo interesse della comunità». È quanto dichiara Marcello Anastasi, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, commentando il voto unanime dell’Assemblea di Palazzo Campanella alla mozione n. 33 da lui presentata.
«La Calabria – ha detto Anastasi durante la seduta di Consiglio regionale tenutasi ieri – subisce un grave spopolamento che rischia, in un futuro non molto lontano, di diventare una desertificazione. Proprio attraverso la scuola e l’università è possibile frenare questo fenomeno facendo in modo che i nostri ragazzi rimangano in Calabria a studiare, anche perché l’offerta formativa e la qualità dei servizi dei nostri Atenei sono all’altezza delle migliori Università italiane. Come hanno già fatto con successo altre regioni del Sud, azzerando le tasse universitarie e promuovendo incentivi adeguati per i fuorisede che decideranno di trasferirsi in Università calabresi, oltre che assicurando misure in favore degli studenti già iscritti agli Atenei nella nostra regione, possiamo incoraggiare i ragazzi calabresi a restare qui a costruire il loro futuro».
«Tale iniziativa – ha aggiunto il capogruppo di IRIC – può rappresentare un grosso sostegno non solo per l’economia delle famiglie degli studenti provate dalla crisi post Covid, ma anche un volano di crescita per tutte le attività commerciali coinvolte da un’eventuale maggiore presenza di popolazione universitaria, con benefiche ricadute economiche sul territorio».
«Con l’approvazione della mozione da me presentata il Consiglio regionale ha dunque impegnato la presidente della Regione e la Giunta a ricercare e adottare misure straordinarie che puntino a questi obiettivi. Durante la seduta di ieri ho inoltre suggerito di affrontare il problema del calo demografico offrendo nuovi servizi come le “sezioni primavera” nelle scuole dell’infanzia e prevedendo un bonus per le nuove nascite. Si tratta di proposte concrete – conclude Anastasi – che potrebbero consentire di trasformare la crisi in un’opportunità affinché siano gli stessi calabresi i protagonisti della rinascita della regione».
«La Calabria – ha detto Anastasi durante la seduta di Consiglio regionale tenutasi ieri – subisce un grave spopolamento che rischia, in un futuro non molto lontano, di diventare una desertificazione. Proprio attraverso la scuola e l’università è possibile frenare questo fenomeno facendo in modo che i nostri ragazzi rimangano in Calabria a studiare, anche perché l’offerta formativa e la qualità dei servizi dei nostri Atenei sono all’altezza delle migliori Università italiane. Come hanno già fatto con successo altre regioni del Sud, azzerando le tasse universitarie e promuovendo incentivi adeguati per i fuorisede che decideranno di trasferirsi in Università calabresi, oltre che assicurando misure in favore degli studenti già iscritti agli Atenei nella nostra regione, possiamo incoraggiare i ragazzi calabresi a restare qui a costruire il loro futuro».
«Tale iniziativa – ha aggiunto il capogruppo di IRIC – può rappresentare un grosso sostegno non solo per l’economia delle famiglie degli studenti provate dalla crisi post Covid, ma anche un volano di crescita per tutte le attività commerciali coinvolte da un’eventuale maggiore presenza di popolazione universitaria, con benefiche ricadute economiche sul territorio».
«Con l’approvazione della mozione da me presentata il Consiglio regionale ha dunque impegnato la presidente della Regione e la Giunta a ricercare e adottare misure straordinarie che puntino a questi obiettivi. Durante la seduta di ieri ho inoltre suggerito di affrontare il problema del calo demografico offrendo nuovi servizi come le “sezioni primavera” nelle scuole dell’infanzia e prevedendo un bonus per le nuove nascite. Si tratta di proposte concrete – conclude Anastasi – che potrebbero consentire di trasformare la crisi in un’opportunità affinché siano gli stessi calabresi i protagonisti della rinascita della regione».