“Tra il 2018 ed il 2020 si sono registrate migliaia di segnalazioni a Poste Italiane per la mancata consegna di raccomandate. Molto spesso, anche in periodo di lockdown, i cittadini si sono ritrovati avvisi di giacenza nella cassetta anche quando erano presenti in casa e potevano ritirare a mano la raccomandata. Questo comportamento, secondo l’Autorità’ Garante della Concorrenza e del Mercato, si configurerebbe come una politica commerciale causa di gravi danni e quindi da sanzionare con il massimo previsto dalla legge. L’Agcm, stabilendo una multa di 5 milioni di euro a Poste Italiane S.p.A., ha voluto evidenziare come questa condotta abbia provocato danni “non solo ai consumatori, ma anche al sistema giustizia del Paese”. I ritardi ed i disservizi, infatti, hanno riguardato anche nel notifiche degli atti giudiziari. Presenterò un’interrogazione al Ministro della Giustizia e a quello dello Sviluppo Economico per avere una risposta sulla portata delle conseguenze sul sistema giudiziario di quella che l’Autorità ha definito “una pratica commerciale scorretta”. E’ indispensabile un approfondito accertamento da parte del competente ministero riguardo le possibili conseguenze che tali omissioni abbiano comportato per i singoli cittadini e se sono riscontrabili lesioni di diritti costituzionalmente riconosciuti come per esempio il diritto al contraddittorio nei procedimenti giudiziari o la perdita di termini e scadenze. La macchina della giustizia, già di per sé oberata da non pochi problemi, non può scontare anche le inefficienze altrui”. Lo dichiara Manfredi Potenti, deputato toscano della Lega-Salvini Premier e membro II Commissione Giustizia.