L’Ong: In attesa da sei giorni, con naufraghi bisognosi di cure
(DIRE) Roma, 14 Set. – Dopo aver effettuato tre soccorsi tra l’8 e il 10 settembre, due in acque maltesi e uno in acque libiche, la Open Arms attende da 6 giorni l’indicazione di un porto sicuro dove poter far sbarcare le 278 persone che ospita a bordo e che necessitano di assistenza e cure immediate. Sul ponte della nave, come riferisce l’organizzazione sostenuta dallo staff medico di Emergency, attualmente si trovano 260 uomini tra cui 56 ragazzi al di sotto dei 18 anni non accompagnati e due bambini di 2 e 3 anni, e 18 donne di cui due in gravidanza. Nella giornata di ieri, la dottoressa del team di Emergency a bordo della nave, ha ritenuto necessario procedere con la richiesta, a Malta e Italia, di trasferimento per motivi di salute per nove persone, sette gravemente ustionate e bisognose di cure ospedaliere immediate e due in stato di gravidanza con sintomi di nausea e debolezza, richiesta negata da entrambi gli stati costieri. La situazione a bordo secondo le organizzazioni e’ complessa, le condizioni meteo sono in peggioramento, tutti i naufraghi sono in condizioni fisiche e psicologiche precarie, tutti hanno alle spalle storie di torture e abusi nonche’ il trauma della traversata in mare. Open Arms ed Emergency lanciano quindi un appello: “e’ necessario e urgente che i governi europei si attivino e permettano ai nostri ospiti di raggiungere un luogo sicuro dove poter essere curati garantendo loro diritti sanciti dalle Convenzioni internazionali e dalle nostre Costituzioni democratiche”. (Com/Alf/Dire) 18:20 14-09-20