Arpionata. Una tartaruga marina Caretta Caretta è stata trovata il 9 Settembre a Torre Vado località marina nei pressi di S.Maria Di Leuca, con una lunga lancia in acciaio conficcata nel collo. L’attrezzo appuntito era lungo poco meno di un metro ed era entrato sotto il suo carapace a partire dal collo. Una situazione drammatica, risolta grazie al pronto intervento del Centro recupero tartarughe marine di Calimera (diretto da Piero Carlino). Non si sa come l’esemplare in via d’estinzione si sia trovato in quella brutta situazione, se accidentalmente o volontariamente a causa di un bracconiere. Ma è servito un intervento chirurgico per rimuovere la lancia eseguito ieri dal direttore sanitario del Centro, Dr Gianluca Nocco, coadiuvato dei colleghi del Centro Veterinario Lupiae che hanno curato le ferite della tartaruga Caretta Caretta, che si sta riprendendo da questa terribile avventura. Mentre si assiste fra tenerezza ed emozione alla schiusa dei nidi che stanno portando alla nascita delle tartarughine sulle spiagge del Salento, da Ostuni a Torre San Giovanni (Ugento) a Porto Cesareo, si inserisce una storia di crudeltà ai danni di una tartaruga ritrovata all’imboccatura del porticciolo di Torre Vado. Queste specie sono vittime di bracconaggio e sfruttamento eccessivo e inoltre devono affrontare la distruzione del loro habitat e la cattura accidentale in attrezzi da pesca, oltre alla cattiveria dell’uomo. Questa mattina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la tartaruga sta molto meglio ed è molto vitale. È stata spostata in una vasca di convalescenza e ci resterà fino a completa guarigione e consentire il suo ritorno in mare. Ecco il video: https://youtu.be/800brI1Gj0E. (foto d’archivio)
c.s. – Sportello dei Diritti