Stante la situazione creatasi e la decisione già maturata da due settimane di non confermare la candidatura, mi assumo tutta la responsabilità delle scelte ma non mi dimetto dalla “carica” di Sognatore di una NUOVA REGGIO. Continueremo a lavorare per una Reggio migliore, solidale, accogliente, vivibile, civile, operosa, per una città colorata musicale e viva. Sapete molto bene quanto mi sia sempre speso per la nostra terra e per la nostra gente, ho avviato il primo dell’anno la campagna per una Nuova Reggio con un progetto ed un modus operandi innovativo ed un programma chiaro e visionario, reso pubblico in conferenza stampa già il 4 Febbraio, il percorso è stato progettato in un mondo diverso, con risorse economiche irrisorie ma con una ricchezza d’animo e di idee unico, una vera rivoluzione culturale a Reggio; poi è arrivato il signor Sars-CoV 2 (detto Covid 19) a stravolgere il mondo e ovviamente anche lo scenario politico ed elettorale, durante il lockdown ci siamo posti in una posizione di rispetto e delicatezza nei confronti del dolore e della paura della gente, non abbiamo certo prestato il fianco ad opere di sciacallaggio sui social; alla ripresa di una vita semiordinaria, con limitazioni e nuove valutazioni, ci si è trovati a fare scelte diverse, nel mese di giugno a fronte della volontà di tutti i candidati di Nuova Reggio che chiedevano di avviare la campagna elettorale io ho voluto fortemente intraprendere un nuovo percorso, la ricerca di un programma condiviso con tutti gli attori civici o che tali si definivano, non per creare una sommatoria numerica ma con l’idea di realizzare un programma unico e condiviso nelle priorità, con un candidato terzo che fosse una figura prestigiosa, non politica, con peculiarità adatte a presentare alla città un “primo polo civico”, trasversale, pacificatore e soprattutto vincente, in cui ognuno spuntasse le proprie armi e si svestisse degli elementi di divisione mettendosi tutti al servizio di una città da ricostruire dalle fondamenta, sulle macerie materiali, morali, economiche ed amministrative in cui si trova, per presentare al Paese una città unita, a cinquant’anni dai Moti di Reggio, una città capace di alzare la testa con le proprie forze senza aspettare la manna dal cielo e senza dipendere da nessuno, un sogno, una vera utopia, un’azione che in pochi abbiamo portato avanti senza secondi fini e con il vero obiettivo di mettere Reggio avanti a tutto , così non è stato, l’obiettivo è fallito, pertanto avoco a me tutta la responsabilità politica di questa scelta fatta per amore della nostra terra ma che si è rivelata errata. Oggi non esistono le condizioni per realizzare il nostro progetto, Nuova Reggio è nata per rilanciare la città vincendo la sfida elettorale, perché vincesse non una fazione ma la città tutta, non una semplice testimonianza ma una vera rivoluzione, le competenze e le capacità al servizio della città. Questa non è una resa, tutt’altro, oggi rilanciamo la proposta politica tenendo al centro dei nostri progetti la Regione dello Stretto, promuovendo le nostre idee ed i nostri progetti nell’esclusivo interesse della città di oggi e per le generazioni che verranno, guardando all’Europa, al Mediterraneo, piedi per terra e cuore avanti. Porgo il sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno riposto fiducia e si sono spesi per realizzare il sogno di Nuova Reggio. Chiedo scusa a coloro che rimarranno delusi dalla scelta, di cui assumo ogni responsabilità, di non partecipare ad una competizione elettorale, che alla luce delle misure congiunturali e delle restrizioni, ci consente di portare in Consiglio una testimonianza, un diritto di tribuna cui senza remore rinunciamo. Continueremo a spenderci senza riserve per una crescita del tessuto sociale, culturale, produttivo e politico, sempre aperti al confronto con tutti coloro che vorranno costruire, arricchire la proposta col dibattito e con idee e progetti, per Reggio, per la Città Metropolitana e soprattutto per la Regione dello Stretto, ma sempre con libertà assoluta e con la voglia di trasformare i sogni in realtà.
Nino Liotta, Cittadino della Regione dello Stretto