La nave Mv Wakashio, battente bandiera giapponese, si è spezzata in due. Era incagliata dal 25 luglio scorso al largo dell’isola Mauritius, lungo la costa sud-orientale, su una barriera corallina. Da allora il cargo ha sversato oltre 1.000 tonnellate di petrolio nelle acque incontaminate dell’arcipelago; ne trasportava circa 4mila e le squadre di soccorso sono riuscite a pomparne solo quasi 3mila, ma ne resterebbero ancora 90 tonnellate che ora, si teme, possano finire nell’oceano. Come riporta la Bbc. Le autorità locali nelle scorse ore, ma già dal 15 agosto, avevano lanciato l’allarme che la nave poteva spezzarsi in qualsiasi momento e per essere pronti alla rottura avevano intensificato lo spiegamento dei mezzi per assorbire il petrolio. Il governo di Mauritius ha annunciato che chiederà alla Nagashiki Shipping una compensazione per i danni; la compagnia si è detta disponibile a pagare. La marea nera è visibile anche dallo Spazio – è stata ripresa dal satellite Sentinel-2 del programma di osservazione della Terra Copernicus, gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione europea – e appare come una sottile linea nera circondata dal turchese dell’Oceano Indiano. Il primo ministro Pravind Jugnauth ha dichiarato lo stato d’emergenza.