Cittadino straniero arrestato dagli agenti del commissariato Dora Vanchiglia
Si erano conosciuti nel 2006 in chiesa. L’uomo, classe 1976, l’aveva scelta su indicazione “divina”. Dopo un anno il matrimonio, il primo figlio, le prime violenze. La donna, anche lei nigeriana, aveva aiutato il marito ad ottenere il permesso di soggiorno, omettendo sistematicamente di riferire i maltrattamenti in sede di audizione. Sperava in un ravvedimento, come spesso accade, ma così non è stato. Pochi mesi dopo il matrimonio aveva scoperto dei messaggi rivolti a altre donne e alla richiesta di spiegazioni: le violenze. Nasceva un secondo figlio, ma entrambe le gravidanze non hanno mai fatto desistere l’uomo dal picchiare sua moglie. Liti per questioni di soldi, principalmente. La donna provvedeva da sola alle spese domestiche e quando chiedeva aiuto la risposta era la violenza. Lo stesso accadeva quando pregava il marito di sostenerla nell’educazione dei bambini.
Ieri l’ennesima aggressione, sempre sotto gli occhi dei minori. Alla richiesta della donna di contribuire alle spese funerarie per la madre deceduta in Nigeria, l’uomo le sferra un pugno all’altezza del volto, poi in testa e sul petto. A quel punto i bambini scappano dai vicini che allertano la Polizia di Stato. Nel frattempo la donna si chiude in camera e mentre il marito rompe a calci la porta in vetro, l’arrivo degli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia pone fine alla furia del marito. L’uomo – con precedenti di polizia per lesioni, rapina e sfruttamento della prostituzione – è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Sottoposto a perquisizione gli agenti trovano addosso 4170 euro, altri 3230 erano nascosti nell’armadio dell’abitazione. La donna, invece, è stata trasportata in ospedale per le cure del caso.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo/6845f33c77cefc3b856400701