Sono quasi le 20 di ieri sera quando una donna contatta il 112 NUE, riferendo che, in seguito ad una violenta lite avuta con il proprio compagno, questi le stava distruggendo gli arredi. Gli agenti della Polizia di Stato si dirigono immediatamente verso lo stabile indicato in zona Mirafiori. Giunti all’indirizzo segnalato, gli operatori notano un individuo uscire rapidamente dal portone del palazzo. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, l’uomo viene riconosciuto e fermato. Si tratta di un cittadino italiano di 50 anni. Raggiunta la donna nell’appartamento, i poliziotti possono constatare sul suo corpo numerosi lividi, un rossore all’altezza del collo ed una profonda ferita nell’arcata sopraccigliare. Ancora in stato confusionale, la vittima racconta di aver conosciuto il compagno su Facebook. Neanche una settimana di frequentazione: la prima aggressione. Come spesso accade, la donna non denuncia, cedendo alla richiesta di perdono. A distanza di una settimana, si trova a casa di una sua amica quando viene raggiunta dal compagno che la trascina in strada per i capelli. Ancora una volta, non denuncia, spaventata dalle minacce dell’uomo che le ripeteva che se mai l’avesse fatto arrestare una volta uscito gliela avrebbe fatta pagare.
Ieri sera, dopo l’ennesima discussione per motivi di gelosia, la compagna chiede al cinquantenne di lasciare la sua casa. Il compagno da subito in escandescenze, iniziando a distruggere elettrodomestici, a capovolgere arredi e strappare foto. Nel tentativo di fermarlo, la donna viene afferrata al collo e scaraventata per terra. Il colpo le fa perdere i sensi. A questo punto l’aggressore trascina fuori dall’abitazione la propria compagna e la abbandona sul pianerottolo. Mentre l’uomo continua indisturbato nella sua condotta all’interno dell’appartamento la donna, che nel frattempo ha ripreso i sensi, allerta il numero delle emergenze. L’aggressore, accortosi della telefonata, esce di casa e tenta la fuga. Si tratta della terza aggressione subita dalla donna in poco più di un mese di relazione. La vittima è stata condotta presso il pronto soccorso dell’Ospedale Martini per le medicazioni e i vari accertamenti sanitari. L’aggressore, invece, con numerosi precedenti di polizia specifica per 17 episodi negli ultimi dieci anni, è stato arrestato per deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e denunciato per lesioni, minacce, violenza, violazioni di domicilio e danneggiamento.
fonte – https://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo/6845f313bcfe1fbb486090891