Un nuovo impiego delle risorse europee ancora disponibili per una risposta più efficace all’emergenza Covid e per garantire un fattivo rilancio economico e sociale della Calabria: questa la finalità alla base dell’intesa sottoscritta tra la Regione Calabria e il Ministero del Sud e della Coesione Territoriale che consente di dare il via alla riprogrammazione dei fondi strutturali europei, per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro. La Giunta regionale della Calabria, in data odierna, ha preso atto dell’Accordo relativo alla “Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020” siglato lo scorso 27 luglio dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e dal Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, dando avvio all’operazione di ri-orientamento dell’utilizzo delle risorse europee, non ancora oggetto di rendicontazione, per il finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza. L’Accordo sottoscritto delinea, infatti, una strategia di intervento che si fonda sulla individuazione delle misure più efficaci e di semplice attuazione e sostiene, inoltre, un complessivo adeguamento delle finalità, modalità e tempistiche degli interventi della politica di coesione in Calabria. Governo e Regione stabiliscono, più nel dettaglio, le condizioni e le modalità operative di riprogrammazione del POR FESR FSE 14/20 e della quota di Fondo di sviluppo e coesione (FSC) attribuita alla Regione Calabria prevedendo una diversa concentrazione delle risorse e un nuovo impiego, rispettivamente, di 340 milioni a valere sul FESR e di 160 milioni a valere sul FSE secondo gli ambiti prioritari di seguito individuati:
Emergenza sanitaria, 140 milioni di euro complessivi per l’acquisto di apparecchiature e materiali sanitari, assunzione di personale, aree sanitarie temporanee, rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute, realizzazione di piattaforme e sistemi informatici per il contrasto all’emergenza.
Istruzione e formazione: 45 milioni di euro per l’acquisto di beni e attrezzature per il superamento del divario digitale nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale e adeguamento delle strutture o competenze nel mondo della scuola e delle istituzioni formative regionali.
Attività economiche: 180 milioni di euro destinati all’istituzione/ rafforzamento di misure di garanzia per il sostegno al capitale circolante, alla liquidità delle imprese attraverso strumenti previsti nell’ambito del temporary framework per sovvenzioni a fondo perduto a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, per la moratoria dei debiti e la concessione di prestiti a lungo termine a tassi agevolati.
Lavoro: 100 milioni di euro per il sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato mediante finanziamento di ammortizzatori sociali e di strumenti di conciliazione fra lavoro, formazione e cura dei minori, sviluppo del lavoro agile e indennità di tirocinio.
Sociale: 35 milioni di euro per aiuti alimentari per i Comuni di medio-piccole dimensioni, servizi di sostegno e cura per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi, sostegno alle fasce sociali a rischio tramite operatori del III Settore.
L’Accordo prevede di utilizzare, nella misura più ampia possibile, l’opportunità per l’anno contabile 2020-2021 di cofinanziamento al 100% con risorse europee delle spese rendicontate in tale periodo dal POR della Regione Calabria – così come previsto dal Regolamento (UE) 2020/558 – e stabilisce che le risorse relative al POR così individuate per la riprogrammazione siano mantenute nella dotazione del medesimo programma, e concorrano al finanziamento delle priorità fissate.
La Giunta regionale ha affidato al Dirigente della Programmazione Unitaria ed Autorità di Gestione dei fondi strutturali il mandato di procedere alla messa a punto delle necessarie azioni di carattere organizzativo e contabile per l’attuazione delle attività di riprogrammazione del POR FESR/FSE 2014/2020. Il Governo si impegna a supportare la Regione nell’interlocuzione con la Commissione europea per la successiva notifica e approvazione della riprogrammazione e per consentire la finanziabilità, nel prossimo periodo di programmazione 2021-2027, dei progetti avviati nel periodo di programmazione 2014-2020 e non completati.
fonte — https://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?18737