Nel giro di pochi giorni in tre località diverse un calabrone asiatico non ha esitato a pungere un agricoltore in Spagna, una donna in Francia ed un bambino in Cambogia. Tutti e tre sono morti per choc anafilattico. La vittima spagnola aveva 54 anni e viveva a Villestro, in Galizia nel nord della Spagna. I media locali rivelano che l’uomo è stato punto dall’insetto sul sopracciglio. A nulla è valso il tentativo di un amico e poi dei medici di salvargli la vita. La vittima francese aveva 40 anni stava raccogliendo fagiolini nel suo orto quando è stata punta, come riportato dal giornale Ouest-France. È stata trasportata all’ospedale universitario di Caen in condizioni preoccupanti. Due giorni dopo, giovedì 30 luglio, è stata dichiarata cerebralmente morta. I suoi organi sono stati prelevati questo fine settimana per la donazione. La vittima cambogiana che aveva 6 anni è stato colpito a morte dal calabrone mentre aiutava sua nonna in giardino. Mon Kakada era con la nonna Jen Oeun, 62 anni, mentre potava gli alberi sul retro della sua casa nel villaggio di Poun, nel distretto di Koh Andet in Cambogia. Aveva iniziato a tagliare i rami quando aveva accidentalmente disturbato il nido di un calabrone asiatico la mattina del 21 luglio. I vicini inorriditi hanno sentito il ragazzo urlare mentre gli insetti brulicavano intorno a lui, pungendolo ripetutamente. Pur precipitandosi ad aiutare la coppia, il ragazzo è morto tragicamente solo pochi minuti dopo mentre veniva portato via da sua nonna in ospedale. Il calabrone, considerato una specie molto pericolosa, è arrivato negli Stati Uniti dall’Asia, per approdare poi in Europa attraverso la Francia. I calabroni killer, o vespa velutina, misurano due centimetri di lunghezza e hanno la capacità di spazzare via intere colonie di api in poche ore. In Europa, i casi di reazioni allergiche dovute a morsi di velutina sono aumentati significativamente negli ultimi anni, parallelamente alla diffusione della popolazione di questo imenottero, sebbene la reazione diffusa e grave abbia un’incidenza molto bassa, riferiscono gli esperti.La puntura della vespa asiatica o della velutina non è molto più pericolosa di quella comune. Tuttavia, poiché sono animali più grandi inoculano una maggiore quantità di veleno e la reazione cutanea è più dolorosa, ma non è più pericolosa, tranne nel caso in cui la vittima sia allergica. Essendo una specie invasiva, è un predatore di api che sta cambiando l’ecosistema. Il calabrone in questione è originario del sud-est asiatico, è ampiamente diffuso in questa zona (India, Indocina, Cina e Giava). Negli anni recenti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la prima registrazione risale al 2005, la sottospecie nigrithorax è stata accidentalmente introdotta nella zona meridionale della Francia. Da li si è diffusa in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia. Dato che la regina in rari casi può avvicinarsi alle dimensioni di 50 mm – come spiegano gli esperti di wikipedia -, analogamente peraltro alla regina del calabrone europeo (Vespa crabro), talvolta la presenza della Velutina in Europa viene erroneamente segnalata come vespa mandarinia, ben più aggressiva (detta anche la ammazza Yak, proprio per la forza del suo veleno capace di uccidere anche grossi animali) , cosa che però non pare trovare riscontri documentati. La confusione viene accresciuta dalla definizione stessa di calabrone asiatico, che riporta all’area di origine in comune con vespa mandarinia. La sottospecie Velutina è lunga mediamente 30 mm ed è riconoscibile per il corpo scuro e la linea gialla che taglia il suo addome, al cui interno è presente un triangolino nero. Morfologicamente simile al comune calabrone europeo, se ne differenzia per le dimensioni minori, regina a parte, e soprattutto per il colore, l’europeo infatti presenta una colorazione più chiara e alcuni tratti rossi. Il tasso di mortalità causato da questa risposta allergica è basso, circa 0,08 per milione di abitanti, che rappresentano tra 3 e 5 decessi all’anno per Paese europeo. Tuttavia, negli ultimi tre anni le morti causate da punture di questi imenotteri sono aumentate, con la costa della Cantabria e la Galizia in Spagna che sono le aree più colpite.
Comunicato Stampa Sportello dei Diritti