“Bellum omnium contra omnes”

La specie umana la più evoluta di tutto il regno animale?

Lo stato di natura, quello attuale, è uno stato di guerra continua, oltre alleanze varie per sottrarre i beni dell’altro individuo, persiste tutto è dovuto, tutto è scontato. Manca un assunto di base: il rispetto,un valore universale, che tutti dovremmo adottare in maniera incondizionata.

Tuttavia, esiste anche chi lo pretende per se stesso senza considerare l’altro, reclamando un diritto che perde così ogni aspetto di empatia o vicinanza emotiva. Perché il rispetto non ha nulla a che vedere con le restrizioni, e se non si è capaci di offrirlo, non lo si dovrebbe neppure pretendere.

“È una guerra di tutti contro tutti”, perché fondamentalmente manca “amor proprio” e finisce il rispetto per se stessi ovvero il diritto di essere felici, di difendersi di fronte alle ingiustizie, di avere i propri spazi e di far sentire la propria voce,perché il rispetto va di pari passo con la dignità verso se stessi e verso chi ci circonda.

C’è poi chi regala qualcosa di grande,ma non trova riconoscenza, perché chi lo riceve ha già troppo peso nell’accettarlo.

Dov’è la riconoscenza?

Siamo abituati a pensare che la specie umana sia la più evoluta di tutto il regno animale.

Anche la Scienza lo sostiene. Sicuramente lo siamo in alcuni aspetti del vivere, ma in altri siamo decisamente inferiori ad altre specie considerate lontane da noi nella scala evolutiva.

Il rischio è che ogni legame affettivo finisca per essere considerato come un contratto di collaborazione a progetto, determinato nel tempo e quindi destinato prima o poi a terminare.

Quando c’è riconoscenza che sia affettiva, realistica,concreta o veritiera, si può andare oltre e arrivare ad amare anche il nostro nemico, perché in lui riusciamo a scorgere motivi per essere riconoscenti.

E mentre la riconoscenza, ci protegge dallo spegnimento dell’animo della quotidianità, l’ingratitudine tradisce l’umanità, che vive in ciascuno di noi.

Prof. Raffaella Solano

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