(DIRE) Roma, 1 Ago. – “Se tutto va bene, siamo rovinati. L’economia italiana si trova in uno stato peggiore di quello di un’economia di guerra, e ci vorranno anni per ritornare ai livelli di Prodotto Interno Lordo del 2019, sempre che il Governo faccia le scelte giuste per non peggiorare ancora di piu’, se possibile, questa drammatica situazione. Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre, pari al -5,4%, l’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha, infatti, subi’to una contrazione senza precedenti, pari al -12,4%, per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate, ha rilevato l’Istat nel suo commento ufficiale alle stime preliminari del Pil. ‘Con il risultato del secondo trimestre il Pil fa registrare il valore piu’ basso dal primo trimestre 1995, periodo di inizio dell’attuale serie storica’, ha chiosato l’Istituto. Si tratta quindi di un pesante record negativo e di un minimo storico che si inserisce in un contesto macroeconomico che era gia’ di stagnazione, dopo il fallimento di tutte le politiche economiche e di bilancio attuate dai governi degli ultimi 20 anni. I danni dei dividendi dell’euro”. Cosi’ Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in un editoriale pubblicato oggi sul Riformista. “Piu’ nello specifico, in termini congiunturali, e’ il terzo calo consecutivo, che conferma quindi la recessione gia’ in atto, come abbiamo detto. Il calo trimestrale del -12,4% segue il -5,4% del trimestre precedente. La contrazione tendenziale, pari al -17,3%, invece, viene dopo la flessione annua del -5,5%. E’ di poca consolazione, per il Governo Conte, il fatto che anche molti altri paesi abbiano registrato cali analoghi o anche peggiori, perche’ le economie di quei paesi non si trovavano, all’inizio di questa crisi, nelle stesse condizioni di stagnazione strutturale nella quale si trovava la nostra (bassa crescita, bassa produttivita’)”. (Com/Ekp/ Dire) 10:45 01-08-20