L’importanza del profilo identitario di un popolo: l’Italia iconograficamente è donna. Oltre che nella storia, nella letteratura, nella poesia, nella filosofia e nelle scienze, il profilo identitario di un popolo può ben essere ricercato e individuato in un’immagine. Pensiamo per un attimo all’aquila e ci verrà in mente la Germania, mentre se penseremo al fiordaliso e alla combinazione di leone e castello ci verranno in mente la Francia e la Spagna. Forse a causa della sua storia composita, la patria italica manca storicamente di un simbolo centrale in cui riconoscersi in modo univoco. Però, a ben ricercare nella miriade di immagini evocative, vi è una che quando pensiamo alla nazione si afferma con prepotenza; è un’immagine di stile greco-romano che raffigura una bella e fiera donna armata, eretta, cinta d’elmo crestato o di corona turrita, che intuitivamente siamo portati ad accostare alla dea Atena (o Minerva per i latini) e che poi ritroviamo in tanti simboli familiari, dall’Altare della Patria fino al profilo coniato su alcune monete della Lira.
Una esemplare e affascinante raffigurazione iconografica del profilo identitario italiano si trova a Reggio Calabria, nella piazza dedicata al Re padre della Patria. Questa immagine della Patria come una donna rende il “caso” italiano del tutto unico nel panorama europeo e consente di affermare con orgoglio che proprio dal suo ventre si sono originate generazioni di donne e di uomini il cui cammino è stato illuminato da tante e nitide luci, ma una in particolare è sempre brillata con più nitore: la sapienza. Cioè quella virtù che, assieme alla forza e alla bellezza, deve caratterizzare costantemente l’azione dell’Uomo, poichè solo attraverso la ricerca e l’uso della sapienza (e della forza e della bellezza) l’Uomo può riuscire a realizzare l’arcano di Nietzsche “divieni ciò che sei”. Siamo arrivati alla fine di questo breve viaggio: l’immagine della donna, che è fiera, che è eretta, che è regina, che è madre, che è sapiente, ci rende consapevoli e fieri di avere, noi italiani, un profilo identitario iconografico unico al mondo. Sforziamoci dunque di muovere da questo dono di irraggiungibile valore per dotarci compiutamente anche delle altre necessarie componenti del nostro profilo identitario nazionale, per giungere finalmente, attraverso un metodo di indagine e di lavoro iniziatico e palingenetico, all’Uomo e, guardando il cielo, al trascendente.
Tonino Salsone