Comando Provinciale di Modena – Nonantola (Mo), 23/07/2020 07:55
Fingevano di vendere pizze ma i clienti richiedevano la cessione di ben altro prodotto. La base operativa degli spacciatori questa volta era costituita da una pizzeria a gestione familiare, esercizio pubblico che consentiva di dare una parvenza di legalità ai lucrosi traffici di famiglia. Dopo mesi di indagini, i Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Modena, coadiuvati nella fase esecutiva dai Carabinieri del 5^ Reggimento “Emilia Romagna” e del 13^ Nucleo Elicotteri di Forlì, nonché dal Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di Modena, hanno tratto in arresto 5 persone per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, tra cui un padre e due figli, nonché sequestrato il complesso dei beni aziendali nonché i locali relativi ad una pizzeria del centro di Nonantola intestata formalmente ad una società facente capo ad una donna appartenente alla medesima cerchia familiare. E’ il risultato di una operazione antidroga denominata “PIZZA FAMILY”, condotta dalla Stazione Carabinieri di Nonantola, che ha portato all’emissione delle 5 misure cautelari e del sequestro preventivo dell’esercizio da parte del G.I.P. del Tribunale di Modena, Dott.ssa E. N.. L’indagine, condotta dall’aprile al luglio 2019, ha permesso, grazie alle attività tecniche ed alle diverse testimonianze raccolte, di documentare oltre 500 cessioni di sostanze stupefacenti del tipo cocaina a numerosi acquirenti, di cui oltre 90 identificati, che si recavano nel pubblico esercizio, fingendo di acquistare pizze. Le investigazioni scaturivano a seguito dell’arresto di uno dei componenti della famiglia che gestiva la pizzeria, già ristretto in carcere, trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina; l’attenzione quindi si rivolgeva ai restanti familiari i quali hanno continuato ad utilizzare la pizzeria per agevolare la perpetrazione delle loro attività illecite. Anche in occasione dell’esecuzione della misura cautelare due dei cinque arrestati venivano sorpresi complessivamente con 21 grammi circa di cocaina nonché con quasi 10.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.