Reggio Calabria, rifiuti. Libera-teci dalle menzogne e dall’ipocrisia

Apprendiamo che il coordinamento “Libera” di Reggio Calabria, la rete di “ReggioLiberaReggio” e “Libera Calabria” hanno organizzato per il giorno 29 giugno un sit-in di protesta sull’emergenza rifiuti in atto. Restiamo sorpresi nell’apprendere che per questa iniziativa sia stata individuata come location la sede del Consiglio Regionale della Calabria piuttosto che Palazzo San Giorgio. Probabilmente agli organizzatori della manifestazione dev’essere sfuggito qualcosa. È sfuggito certamente che quasi sei anni di Amministrazione Falcomatà non sono stati sufficienti per fornire certezze al settore rifiuti nella città metropolitana di Reggio Calabria. E probabilmente, agli organizzatori della manifestazione sono sfuggiti anche i solleciti della ex-giunta Oliverio al Sindaco Falcomatà per ottemperare alle procedure di definizione dell’ATO, tutti caduti nel vuoto, con gravi ritardi sulla definizione di un’impiantistica autosufficiente nell’intera città metropolitana. A fronte di tutto ciò, appare paradossale apprendere che lunedì il Sindaco Falcomatà sarà in prima fila a manifestare (un caso senza precedenti nella storia: un manifestante che scende in piazza per protestare contro un disservizio che lui stesso ha causato. E’ probabile che sia questa la ragione per cui ha specificato che interverrà in veste di cittadino e non di Sindaco). Già, perché tre mesi di emergenza covid con annessa distribuzione di mascherine “microfonata e videoripresa”, sebbene rappresentino una efficace forma di campagna elettorale, pur tuttavia non possono cancellare dalla mente dei reggini il quadro della realtà che è palese sotto gli occhi di tutti: da un lato la devastazione in atto nel sistema di raccolta differenziata con emergenze in tutte le zone urbane ed extraurbane (roghi, proteste della cittadinanza, abitazioni assediate da cumuli di spazzatura che seppelliscono i mastelli con topi e scarafaggi a fare festa e  strade ormai trasformate in discariche a cielo aperto); dall’altro lato il grido di rabbia e sciopero della fame dei lavoratori Avr oramai allo stremo, dopo quattro mesi di ritardo sul pagamento degli stipendi. Le attuali condizioni  della città rappresentano per Reggio una mortificazione storicamente mai vista prima d’ora, una situazione che appare sempre più fuori controllo, specchio dei limiti in fatto di risorse non semplicemente economiche, ma organizzative, strumentali e di pianificazione strategica di questi (improvvisati) amministratori, che in sei anni hanno dato ampia prova di essere un pessimo esempio organizzativo di gestione della cosa pubblica. Ci teniamo pertanto a sottolineare che la problematica non richiede un semplice perfezionamento del sistema: una volta che il nuovo Sindaco della Città Metropolitana si sarà insediato, azzerati i disastri gestionali degli attuali amministratori, si dovrà ripartire con un nuovo modello di raccolta differenziata dei rifiuti più appropriato, sostenibile e adatto alle “peculiarità” della nostra meravigliosa città. Libera-teci dalle menzogne e dall’ipocrisia.

Il Presidente avv. Italo Palmara

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