I casi mortali sono 236 (+28), pari a circa 40% decessi registrati da inizio anno
(DIRE) Roma, 23 Giu. – È online il quinto report sui contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail. Alla data del 15 Giugno i casi segnalati all’Istituto sono 49.021, 1.999 in piu’ rispetto ai 47.022 rilevati dal monitoraggio precedente del 31 Maggio. I decessi sono 236 (+28), pari a circa il 40% dei casi mortali denunciati dall’inizio dell’anno. Il 71,7% dei lavoratori contagiati sono donne, il 28,3% uomini, ma il rapporto tra i generi si inverte nei casi mortali. I decessi degli uomini, infatti, sono pari all’82,6% del totale. Cosi’ in una nota l’Inail. Dall’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail emerge che l’eta’ media dei lavoratori che hanno contratto il virus e’ di 47 anni per entrambi i sessi, ma sale a 59 anni (57 per le donne e 59 per gli uomini) per i casi mortali. Il 70,3% dei decessi, in particolare, e’ concentrato nella fascia di eta’ 50-64 anni, seguita da quelle over 64 anni (18,6%), 35-49 anni (9,4%) e under 34 anni (1,7%). Quasi la totalita’ delle denunce di infortunio da Covid-19 riguarda la gestione assicurativa dell’Industria e servizi, mentre i casi registrati in Agricoltura, nella Navigazione e nella gestione per Conto dello Stato sono circa 600. Rispetto alle attivita’ produttive, il 72,2% del complesso dei casi denunciati e il 26,3% dei decessi si concentra nel settore della Sanita’ e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanita’ (Asl) porta all’81,3% la quota delle denunce in complesso e al 36,5% quella dei casi mortali. Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari), le attivita’ di alloggio e ristorazione e il commercio. Con il 40,9% delle denunce complessive, circa l’83% delle quali relative a infermieri, la categoria professionale piu’ coinvolta dai contagi e’ quella dei tecnici della salute. Seguono gli operatori socio-sanitari (21,3%), i medici (10,7%), gli operatori socio-assistenziali (8,5%) e il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,8%). I tecnici della salute sono anche la categoria piu’ colpita dai decessi, con il 12,8% dei casi codificati (il 61% sono infermieri), seguiti dai medici (9,9%) e dagli operatori socio-sanitari (7,8%). Otto denunce su 10 sono concentrate nell’Italia settentrionale: il 56,1% nel Nord-Ovest (il 36,0% in Lombardia) e il 24,2% nel Nord-Est (il 10,2% in Emilia Romagna). Il resto dei casi e’ distribuito tra Centro (11,8%), Sud (5,7%) e Isole (2,2%). Concentrando l’attenzione sui contagi con esito mortale, la percentuale del Nord-Ovest rispetto al totale sale al 57,2%. Piu’ di quattro decessi su 10 (43,2%), in particolare, sono avvenuti nella sola Lombardia. (Red/ Dire) 11:18