Roma, 11 Giugno 2020 – L’Ente Nazionale Protezione Animali, a seguito di segnalazioni ricevute dai cittadini, ha inviato una diffida al sindaco di Reggio Calabria richiedendo urgentemente lo stop ai lavori di potatura che interessano la città, e che hanno causato la distruzione di nidi e l’uccisione dell’avifauna selvatica, in pieno periodo di riproduzione.
“Non si tratta solamente di una questione etica: la legge nazionale 157 del 1992, che recepisce la direttiva europea sulla conservazione degli uccelli selvatici (2009/147/CE) tutela la fase della riproduzione della fauna e dell’avifauna, vietando ogni forma di disturbo biologico e ancor di più, la distruzione dei nidi e la conseguente uccisione dei giovani nati. Un concetto ripreso anche dalle recenti linee guida del Ministero dell’ambiente, a salvaguardia dell’avifauna nidificante.”
Inoltre, come si legge nel testo inviato, “distruggere le uova di un nido costituisce la violazione sia della legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale e da regolamenti comunali, che ne vietano la distruzione e in caso di uccisione di pulli è prevista la violazione più grave dell’art. 544 bis del codice penale”, e si tratta di “un rilevante danno, ricade anche sulla cittadinanza che vede sottrarre alla propria disponibilità il patrimonio faunistico, cagionando, quindi, anche una lesione del bene comune della collettività.”
Pertanto, auspichiamo uno stop immediato dei lavori, da rimandare alla stagione autunnale. Una decisione che porterà giovamento non solo alla fauna selvatica ma anche alle essenze vegetali: gli interventi per il benessere delle piante, infatti, dovrebbero sempre essere attuati durante il periodo di riposo vegetativo.