Il Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA, ha inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale C.A. Giovanni NISTRI, il seguente messaggio: «L’Arma dei Carabinieri, in questo periodo particolarmente difficile, è all’opera, unitamente alle altre amministrazioni pubbliche, per proteggere la salute degli italiani, bene messo a dura prova dalla diffusione di un’epidemia virale sconosciuta.
La presenza dei Carabinieri in tutto il territorio e la loro tradizionale vocazione di vicinanza alle necessità della popolazione hanno visto l’Arma impegnata nelle più diverse attività, consegnando generi alimentari alle persone in difficoltà, trasportando medicinali e bombole di ossigeno, rendendosi disponibile in ogni modo per risolvere anche ordinarie necessità quotidiane divenute improvvisamente inaccessibili come l’assistenza agli anziani a domicilio fortemente limitati negli spostamenti. Una dedizione che ha confermato quel rapporto di naturale relazione e fiducia con la gente, garantendo la prossimità rassicurante dello Stato, solidarietà e concreta assistenza.
L’elevato numero di Carabinieri contagiati e quello dei caduti rappresenta la testimonianza più diretta dello spirito di sacrificio delle donne e degli uomini dell’Arma in favore delle comunità ad essi affidate. A essi, così come a coloro che in ogni tempo hanno donato la vita alla Patria e ai loro familiari, che sostengono il sacrificio più grande, esprimo la più affettuosa vicinanza e la riconoscenza della Repubblica.
Nel contesto reso più difficile e insidioso dalla pandemia, l’Arma dei Carabinieri ha proseguito la sua opera nella lotta alla criminalità comune e organizzata, al terrorismo e all’eversione per la tutela della legalità, dei diritti dei cittadini, nel mantenimento della sicurezza e a difesa di fondamentali interessi pubblici costituzionalmente garantiti in settori come quelli della salvaguardia ambientale, delle risorse forestali, agroalimentari e dei beni culturali. Esprimo la gratitudine del Paese ai militari impiegati fuori dai nostri confini per la sempre riconosciuta e apprezzata competenza, affidabilità, ammirevole abnegazione e umanità nel lavoro svolto nelle missioni internazionali di sostegno alla pace in un quadro complessivo di promozione della stabilità.
In questa giornata che celebra il 206° anniversario della fondazione, rivolgo un deferente omaggio alla Bandiera di Guerra dell’Arma, simbolo del valore espresso da generazioni e testimone dell’immutato impegno dei Carabinieri, vivificato di atti di eroismo e di innumerevoli, piccole e grandi meritorie azioni quotidiane. Alle donne e agli uomini dell’Arma, alle loro famiglie e ai Carabinieri in congedo vada l’augurio più fervido del popolo italiano.
Viva l’Arma dei Carabinieri, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!».
La Festa dell’ARMA DEI CARABINIERI è stata fissata al 5 Giugno di ogni anno con la seguente circolare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri n. 204/41-1914 del 7 aprile 1921:
“Avendo le aspre vicende della passata guerra rese, nella storia di ogni Arma e Corpo, alcune date particolarmente memorabili per sacrifici eroici compiuti o per il conferimento di alte ricompense, il Ministero della guerra ebbe non ha guari a disporre che apposita Commissione stabilisse, ex novo, quale dovesse essere la data della festa anniversaria di ciascun’Arma o Corpo.
Ora il prefato Ministero, mentre ha comunicato che verranno fra breve, e non appena saranno ultimati i relativi studi tuttora in corso, emanate disposizioni al riguardo, ha avvertito che la festa anniversaria dell’Arma, colle disposizioni stesse, sarà fissata al 5 Giugno di ogni anno – data di concessione della medaglia d’oro all’Arma medesima – e che, ciò stante, la celebrazione di essa dovrà essere fatta anche per l’anno in corso alla data anzidetta.
Quanto sopra si comunica per opportuna conoscenza e norma di codesto Comando e di quelli dipendenti”. Di seguito la motivazione della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera per l’eroica partecipazione dei Carabinieri alla Grande Guerra :
“Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia”.
D.C.