Accolti nella splendida azienda Agricola Pizzi, per osservare da vicino la grande produzione tra Condofuri e Bova. Un pomeriggio di fine Maggio all’insegna dei prodotti biologici agroalimentari, coltivati dalla stessa: olive, bergamotti, limoni, mandarini, albicocche, annone, nespole, arance. In una sconfinata tenuta controllata dalla silenziosa presenza del casale di metà ‘700, che lentamente viene messo a norma di legge per poter essere nuovamente vissuto, i Bergamotti hanno iniziato a produrre i primi frutti nati da impollinazione biologica, grazie alle arnie presenti nella proprietà. avv. Ezio Pizzi, uomo d’altri tempi, vive in una casa immersa nella tenuta, egli racconta la vita passata tra quelle mura, nelle quali venne Lanciato il profumo “Sauvage” della Dior a base di essenza di Bergamotto.
Il Bergamotto è un frutto tipico della Nostra Terra, altamente ricercato, e grazie a questo la Famiglia Pizzi è riuscita a realizzare una prolifica azienda. La produzione locale di Bergamotto ammonta a circa 150.000 kg di essenza, tuttavia nel mondo ne vengono venduti circa 3 milioni di kg, la maggior parte dell’essenza venduta è dunque quasi certamente sintetica, tale situazione porta ovviamente a una svalutazione del prodotto finale. Il Presidente del Consorzio del Bergamotto, ha stabilizzato i prezzi di vendita dell’essenza pura sul mercato mondiale, che possono influire sulla diversificazione del prodotto finale. A causa del difficile periodo vissuto dall’Italia, il Lockdown, c’è stata una diminuzione di domanda sul mercato. Non si è potuto verificare se in un mercato aperto l’offerta del prodotto potrà essere assorbita interamente dal mercato, si è dunque senza alcun dato certo di ipotesi di vendita. La materia prima per i profumieri sta costando troppo, in quanto si ha avuto un aumento del prezzo dell’essenza di Bergamotto del 400%, pertanto è diminuita la richiesta.
Il profumo e l’essenza di Bergamotto sono dei beni di lusso voluttuari, per tanto, secondo Ezio Pizzi, resistono di più alle crisi rispetto al prodotto ordinario. I beni di lusso, essendo elitari, nonostante l’aumento dei prezzi, potrebbero non subire grossi danni dovuti alla crisi, addirittura potrebbero essere valorizzati maggiormente dal cliente finale, il quale è disposto a pagare un po’ di più pur di avere un prodotto pregiato. Il Bergamotto è molto apprezzato anche in campi differenti da quello dei profumi, infatti vari studi hanno dimostrato che il frutto possiede ben 258 componenti chimiche benefiche per l’organismo, quelli riprodotti in laboratorio invece ne posseggono solamente 115. Le proprietà benefiche del Bergamotto sono state studiate fin dal ‘700 e vengono costantemente confermate dalle ricerche moderne. Il colesterolo, il fumo e i trigliceridi sono le principali cause di patologie, quali infarti, trombosi, neurismi e diabete, che possono produrre la morte dell’individuo. Secondo gli studi prodotti da molte Università Italiane, il succo di Bergamotto inibisce la produzione di colesterolo nel sangue e si pone a difesa delle patologie. In effetti 100 ml di succo di Bergamotto al giorno possono aiutare a combattere tali situazioni critiche.
I danni prodotti dalla terapia antitumorale (chemioterapia), secondo uno studio condotto dal prof. Maurea dell’Università di Napoli, potrebbero essere ridotti, dall’assunzione quotidiana di succo di Bergamotto. Tale ricerca partì dalle scoperte precedenti fatte da un medico reggino sulla Spagnola che colpì violentemente tra il 1917 e il 1920, la quale però nella zona Reggina del Parco Caserta non registrò alcun caso. Il medico supponeva che i fumi e i vapori dell’essenza di Bergamotto prodotti dai 7 impianti di estrazione ivi presenti, abbiano protetto la zona, in quanto il Bergamotto, secondo le sue ricerche, pare essere un antivirale. Tali studi hanno condotto all’inizio del 2000 i professori Furlot e Misticó dell’Istituto Pasteur di Parigi, a studiare gli effetti del Bergamotto a difesa dell’Aids, con ottimi risultati. Date tali premesse, secondo Ezio Pizzi, è possibile che il Bergamotto, con il suo succo e la sua essenza, potrebbe funzionare anche nella lotta contro il recente neovirus “Covid-19”. Raccomanda, prima di gridare “al miracolo“, di aspettare le conferme dagli studi ufficiali attualmente in corso. Avviandosi verso la fine della giornata, il Presidente, racconta i programmi futuri e i traguardi raggiunti dal Consorzio del Bergamotto.
La struttura oggi è finalmente tornata alla gestione ordinaria, in quanto si sono migliorate e snellite alcune situazioni latenti da 10 anni e tutti i debiti sono stati sanati. Finalmente si può pensare a un futuro migliore, almeno per quanto riguarda il Consorzio del Bergamotto, e si può iniziare a ragionare su azioni fruttifere, volte al miglioramento e alla valorizzazione del prodotto. Di ritorno da una riunione con la Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, l’avvocato Ezio Pizzi ha condiviso la possibilità della rivalorizzazione del prodotto su scala nazionale. La splendida giornata è volta al termine e, dopo aver assaggiato l’olio e il vino prodotti dai terreni aziendali.
Silvana Marrapodi