Lodi. Operazione “Hide and Seek”. Spaccio nei parchi della città

Esecuzione di misura cautelare a carico di sette spacciatori gambiani da parte della Polizia di Stato

L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Squadra Mobile e la D.I.G.O.S. della Questura di Lodi, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e del Nucleo Cinofili di Milano, nonché della Squadra Mobile di Vicenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Lodi, su richiesta della Procura della Repubblica di Lodi, a carico di sette cittadini gambiani, indagati a vario titolo per detenzione e cessione di sostanza stupefacente. La Procura della Repubblica di Lodi ha infatti messo a fattor comune le risultanze dei numerosi interventi delle Volanti della Polizia di Stato, delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia della Polizia, ed altresì delle pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, che negli ultimi anni hanno intensificato l’azione di contrasto allo spaccio di droga al dettaglio, in particolar modo nei parchi cittadini, compiendo numerosi sequestri, denunce ed arresti ai danni degli spacciatori.

Dal compendio dei numerosi interventi effettuati e di volta in volta comunicati alla locale Procura, è emersa l’esistenza di una rete criminale, composta da cittadini stranieri prevalentemente di cittadinanza gambiana, dedita sistematicamente all’attività di spaccio di hashish e marijuana, soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni, che è stata oggetto dell’odierna operazione eseguita dalla Polizia di Stato, a seguito di un’attività investigativa iniziata nel 2018. L’attività criminale aveva luogo principalmente nei parchi della città di Lodi, in particolare quelli di via delle Caselle, di viale Pavia e di via Fascetti, proprio in prossimità di numerosi istituti scolastici. Il modus operandi del gruppo era collaudato, onde poter eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine: gli spacciatori si posizionavano in gruppo all’interno del verde cittadino e, dopo aver scavato dei buchi nel terreno, vi occultavano lo stupefacente, recuperando di volta in volta il solo quantitativo richiesto dagli acquirenti che si avvicinavano loro. Per impedire ostacoli all’attività illecita, una persona si staccava dal gruppo e, a piedi o in bicicletta, compiva dei giri attorno alla zona per segnalare ai sodali quando si avvicinavano le Volanti della Polizia.

 Per rendere più complessa la loro individuazione da parte delle Forze dell’Ordine, qualora avessero fermato i loro acquirenti, alcuni degli spacciatori si presentavano alla clientela usando soprannomi fantasiosi quali SPARTA, BABILONIA, FLEX, RASTA o BOY.

Nel tempo i rei hanno dimostrato una totale indifferenza alle leggi dello Stato, scegliendo di continuare imperterriti a delinquere, nonostante i numerosi e quotidiani controlli e sequestri avvenuti a loro carico. In alcune occasioni poi, pur di sottrarsi ai controlli, gli spacciatori non hanno esitato ad usare la violenza nei confronti dei poliziotti. Il capomaglia del gruppo, K. S. alias BABILONIA, cittadino gambiano classe 1990, si è dimostrato particolarmente violento: in un’occasione ha scagliato una bicicletta contro i poliziotti che lo stavano inseguendo, mentre in un’altra circostanza ha sferrato un pugno al volto di un Agente, verosimilmente per permettere ad un altro sodale in possesso di sostanza stupefacente, di sottrarsi al controllo. I numerosissimi acquirenti del gruppo erano in gran parte studenti degli istituti superiori di Lodi, ma la platea dei clienti era tanto vasta da comprendere anche persone di mezz’età.

Si trattava infatti di un gruppo di soggetti con una vasta clientela, che aveva fidelizzato tra gli altri numerosi minorenni e che aveva fatto dello spaccio la principale fonte di reddito, conseguito tramite l’intensa attività svolta al dettaglio. I destinatari della misura cautelare sono tutti cittadini gambiani di sesso maschile e residenti in provincia di Lodi, di età compresa tra i ventuno ed i trentotto anni, in gran parte con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona od inerenti proprio lo spaccio di sostanza stupefacente. Per sei componenti della rete criminale sono stati disposti gli arresti domiciliari, per uno la custodia cautelare in carcere, mentre altri due spacciatori, un gambiano ed un nigeriano, entrambi classe 1997, sono indagati in stato di libertà nel medesimo procedimento penale.

Nel corso dell’esecuzione delle misure, è stata altresì sequestrata dalla Polizia altra sostanza stupefacente, già divisa in dosi. L’esecuzione delle misure cautelari da parte della Polizia di Stato ha avuto luogo in data 26 maggio 2020 e le operazioni, a cui hanno preso parte circa 40 poliziotti ed i cani poliziotto del Nucleo Cinofili Radau e Quan, si sono tenute nell’arco dell’intera giornata. L’intensificazione del contrasto allo spaccio di sostanza stupefacente, in particolar modo a minorenni, disposto dal Questore in conformità agli indirizzi ministeriali e dipartimentali definiti in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, si è dimostrata negli ultimi anni particolarmente efficace, grazie anche ad innumerevoli interventi volti allo sradicamento delle sacche di illegalità presenti sul territorio. Nel 2018 un altro gruppo di spacciatori che operava nel centro di Lodi, nei pressi del Parco dell’Isola Carolina, era stato oggetto di un blitz di operatori delle Volanti, che avevano arrestato in flagranza di reato due persone e ne avevano denunciate a piede libero altre due, azzerando di fatto l’attività di spaccio in quella zona. Nel 2018 e nel 2019 invece, una mirata attività di controllo svolta da Volanti e Squadra Mobile, nelle zone del Terminal Bus e della Stazione Ferroviaria di Lodi, aveva portato a diversi arresti e denunce per spaccio di sostanze stupefacenti a studenti, con sequestri principalmente di marijuana e hashish, ma sporadicamente anche di cocaina o di metanfetamine.

fonte  — https://questure.poliziadistato.it/Lodi/articolo/11805ece3067023fe019724726

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