Moody’s Investor’s Service stima che “La qualità creditizia delle società italiane continuerà a peggiorare nei prossimi 12-18 mesi”, la nota agenzia di rating arriva a queste conclusioni in un rapporto attribuendo le responsabilità a due fattori determinanti: “l’epidemia di coronavirus che aggrava la crescita già debole” dell’Italia e il fatto che “le società italiane sono state esposte a misure di blocco più rigorose e lunghe rispetto a quelle di molti altri paesi europei”. Le imprese che producono i beni di consumo durevoli, i giochi, i trasporti, i produttori di automobili e i settori delle forniture automobilistiche sarebbero considerati tra i settori che potrebbero andar peggio degli altri subendo un’ulteriore deterioramento della qualità del credito. Quest’ultima dipende dalle società di Investment grade (sono indicatori della affidabilità di azioni o altri strumenti finanziari ritenuti degni di fede da investitori istituzionali. Sono identificabili attraverso il loro rating, in quanto, secondo le varie legislazioni nazionali, esiste un limite minimo di valutazione sotto il quale gli istituzionali non possono trattare. fonte wikipedia) e “rimarrà più resiliente rispetto ai loro pari di tipo speculativo, riflettendo i loro profili e operazioni commerciali più forti, una liquidità più diversificata e migliore e la loro maggiore capacità di adottare misure per resistere a uno shock economico” (cit. Rainews), è parte di quanto riportato nel rapporto di Moody’s Investor’s Service.
FMP