Questa è la scena surreale ripresa da un video girato da un automobilista stupito. Lo scorso mercoledì, una tigre è stata avvistata per le strade della città messicana di Guadalajara, prima di essere catturata da un uomo che indossa un cappello da vaquero che ha utilizzato un lazo. Queste immagini sono diventate rapidamente virali sui social network. Secondo i resoconti dei media locali, la tigre è fuggita da una residenza privata situata a Tlaquepaque, nella periferia di Guadalajara. Nessuno sa a chi appartiene il felino. Ma in questo paese afflitto da cartelli della droga, non è raro che i boss acquistino grandi felini sul mercato nero per renderli animali domestici. Secondo la polizia locale, la tigre è fuggita il 12 Aprile da una residenza privata a Guadalajara. Ammonta a circa 160 miliardi di euro il fatturato globale annuo legato ai traffici di animali. Un mercato,evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,secondo al mondo solo a quello della droga e delle armi, in mano alle organizzazioni criminali internazionali e che cresce anche grazie alle vendite sulle piattaforme di e-commerce e agli annunci sui social network. L’80% di questi traffici riguarda animali vivi, la cui vendita è limitata o vietata dalla Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio. A denunciarlo è l’Ifaw, il Fondo internazionale per la protezione degli animali. Le più richieste sono le specie esotiche, con in testa i rettili (sono oltre 20mila gli esemplari rari intercettati ogni anno alle dogane, in buona parte tartarughe) e uccelli selvatici (in particolare pappagalli e rapaci) seguiti da mammiferi (elefanti, grandi felini, orsi, rinoceronti, scimmie e cetacei). Aumenta anche il numero di animali pericolosi, come le tigri che dagli zoo passano in pianta stabile nei giardini privati. Ecco il video: https://youtu.be/cN7hgI7BigE