Praticò e Lopa: Una persona che indossa una mascherina TRICOLORE, riconosce di essere a conoscenza del suo dovere civile riguardo alla salute pubblica e di senso civico, esprimendo quel senso di appartenenza e cura verso la comunità di cui si fa parte, qualcosa che noi Italiani abbiamo compreso appieno in questi giorni di quarantena e per certi versi inquietante sentimento di unità nazionale
La mascherina, presidio sanitario che sarà protagonista di un prossimo futuro non ancora determinato, che entra nelle nostre vite a segnalarci, che niente è più come prima. Si e perché no proprio una mascherina, può diventare il simbolo e una nuova bandiera che in un momento critico ci protegge dal Covid-19. Diventando cosi il simbolo della medicina moderna, svolgendo la funzione di fermare i germi e nello steso tempo di dare una nuova consapevolezza ai cittadini. La mascherina dell’Unità d’Italia che da Nord a Sud, amalgamandoci tutti concretamente, ci unisce nel dolore delle tante vittime. Un mostro che non vedi ma che porta via per la maggiore, le persone anziane che sono memoria storica della nostra Nazione e patrimonio culturale e sociale della nostra penisola. Una persona che indossa una Mascherina TRICOLORE, riconosce di essere a conoscenza del suo dovere civile riguardo alla salute pubblica e di senso civico, esprimendo quel senso di appartenenza e cura verso la comunità di cui si fa parte, qualcosa che noi Italiani abbiamo compreso appieno in questi giorni di quarantena e per certi versi inquietante sentimento di unità nazionale. Con queste mascherine che in maniera sinergica abbiamo pensato da tempo,(siamo stati i primi),tutti insieme: Rosa Praticò,Presidente dell’Associazione Officina delle Idee Vice Presidente Nazionale dell’Associazione maipiuviolenzainfinita e Responsabile delle Donne che fanno Impresa di Napoli e Provincia della Confesercenti, Rosario Lopa, Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, e gli Stilisti, Luciano Fiore Couture Gabriele Bonomo Jariel Couture, e che ideologicamente consegniamo alle istituzioni che hanno la responsabilità in virtù delle loro mansioni per il Covid-19. A quelle stesse istituzioni, vorremmo trasmettere la nostra umile vicinanza. Una vicinanza che parte dal basso per arrivare al cuore di tutti gli ITALIANI. A Papa Francesco che porta il peso del dolore della pandemia, unendo tutti in una Piazza San Pietro che mai è stata così vuota e allo stesso tempo cosi seguita da tanti cuori collegati da tutto il mondo, Al Presidente Sergio Mattarella che da solo ma seguito da tanti depone la corona di fiori all’Altare della Patria, Paolo Ascierto che ha sperimentato un farmaco che cura 77 persone su 100, Presidente Conte, Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, Presidente della Regione Campania De Luca, al Sindaco di Napoli De Magistris, Generale di Corpo d’ Armata Rosario Castellano, Presidente della Croce Rossa di Napoli Paolo Monorchio, e a tutti coloro che giorno dopo giorno, sono in prima linea, sostenendo chi affronta l’emergenza con dedizione e professionalità instancabilmente. La mascherina dell’Unità Nazionale, in questo momento, come simbolo e avamposto di legalità, di una pandemia che ci ha preso d’assalto, tappandoci la bocca e chiudendoci in casa. La mascherina è Vita, un presidio importante su un avamposto di guerra al Covid19. Si sente cosi la voglia di essere utili e gestire la paura dell’isolamento, pronti nel quotidiano senza risparmiarsi, alla rinascita proprio come già accaduto in un altra guerra. Cosi Rosa Praticò e Rosario Lopa, a margine della presentazione dell’iniziativa.